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Solidarietà /E' "cosa buona" anche nel mondo animale/Istantanee dal Tanzania.

Creato il 13 ottobre 2013 da Marianna06

 

 

Baby_giraffe

Non intendo soffermarmi sulla solidarieta’ tra persone, estesa a chi e’ in difficolta’, e che traduce la fede in giustizia e carita’. 

Il mio tema e’ la solidarieta’ tra animali. 

La racconto con due scene stupende. 

Vera lezione.  Scene incredibili. 

Se non ne fossi stato testimone io stesso...farei fatica a crederci.

 

   Prima scena.   A 130 km da Iringa, continuamente scendendo nella Grande Rift Valley, si trova il Ruaha National Park, vasto 45,000 kmq. 

Per quantita’ di animali non e’ paragonabile ai grandi parchi del Nord.  Ma, ondulato e attraversato da 4 fiumi, ha la sua bellezza e offre panorami incantevoli. 

Durante la stagione secca si puo’ vedere quasi tutto. 

Leoni compresi, e non pochi. 

Vi abbondano gli elefanti, le giraffe e i buffali. 

 

Tre volte da Iringa vi accompagnai nostri ospiti dal cuore missionario. 

Una volta ci sorprese un cerchio di giraffe, immobili, e con il loro lungo collo tutto teso, fermo come se fosse pietrificato. 

In mezzo a loro 4 giraffe piccole.  Ci chiedevamo il motivo. 

La spiegazione venne presto. 

A circa 10 metri dal cerchio scorgiamo una leonessa, sdraiata.  Si alza, cammina lentamente, guarda, si sdraia di nuovo. 

E cosi’ ripetutamente, seguita da un lieve muoversi del collo di tutte le giraffe. 

La osservano e la seguono. 

Per quanto forte e avida la leonessa non osa fare breccia tra le giraffe, temendo i loro calci in ventre. 

E cosi’ le piccole giraffe continuano ad essere protette dall’amore materno-paterno di alcune, e dalla solidarieta’ di tutte.

Osserviamo per circa mezz’ora.  La leonessa si allontana. 

Delusa, amareggiata? 

Certamente sconfitta dall’unione che fa la forza! 

Le giraffe rimangono sul posto ancora un po’. 

Senza dubbio hanno sperimentato la scaltrezza dei leoni e sanno che non possono fidarsi della presunta scomparsa.  Dopo un po’ si separano, ma senza allontanarsi troppo. 

Presto o tardi un’imprudente ‘giraffina’ che vuol gustare liberta’ sara’ preda del leone.

 Ma intanto io ho imparato una indimenticabile lezione.

 

   Seconda scena.  

E’ simile alla prima.  La narro in breve. 

Viaggiando tra Dar es Salaam e Iringa, per circa 40 km si attraversa il Mikumi National Park, vasto 3,230 kmq. 

Dipendendo dalla stagione, dalla strada puoi vedere molto o vedere nulla.  Sempre almeno branchi numerosi di timide gazzelle. 

Se vi entri, invece, qualcosa vedi sempre.  Vi sono parecchi piccoli laghetti, in cui vivono e sbuffano gli ippopotami. 

L’unica volta che lo visitai...una scena stupenda, da film. 

Era la stagione secca. 

In un laghetto con acqua bassa si scorgeva una mamma-ippopotamo partorire.  Attorno a lei 10-12 ippopotami.  Certamente non per curiosita’, ne’ per per congratularsi, ma per proteggere il nascituro dai molti coccodrilli che sulla riva sono immobili come pietre, ma attenti a tutto, e pronti ad impossessarsi della preda.

 

Due scene :  lo stesso messaggio: preoccupazione e protezione, amore e solidarieta’.  L’istinto e’ spesso piu’ forte dei calcoli, dell’intelligenza, e del cuore degli uomini.  Compreso il mio.

 

   p. Giuseppe Inverardi (IMC)

 

  

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