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Solidarietà per i senzatetto di Messina

Creato il 21 febbraio 2014 da Makinsud

Alcuni giorni fa, a Messina, è stata attuata un’importante iniziativa di solidarietà verso il prossimo: i senzatetto, possono finalmente disporre di un dormitorio.

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A questo scopo, la struttura degli ex Magazzini Generali è stata sistemata e dotata di venti posti letto, servizi igenici e abiti, grazie all’intervento di numerosi volontari del movimento Cambiamo Messina dal Basso, della Caritas e dell’associazione Santa Maria della Strada, che hanno dato vita al centro per i senzatetto, “La Casa di Vincenzo”.  Il loro lavoro è stato prezioso e necessario poiché ha reso possibile la totale trasformazione del primo piano della struttura. Dalle 20.00 fino alle 8.00 del mattino, chi più ne ha bisogno può contare sulla sicurezza di avere un tetto sopra la testa, vestiti, cibo e servizi igenici adeguati. La cosa importante e che fa riflettere è che varie associazioni e movimenti si sono attivati per cercare di rendere meno dura la vita di queste presone, attraverso la realizzazione del progetto, al quale i volontari hanno lavorato duramente in modo sinergico.

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Del progetto in questione se ne è discusso lo scorso dicembre 2013, durante un tavolo tecnico tenutosi nella sala Falcone-Borsellino a Palazzo Zanca, che ha visto la partecipazione del sindaco Renato Accorinti, dell’assessore alla Protezione civile Filippo Cucinotta, e dell’esperto per la mediazione sociale Clelia Marano.  Quella dei senzatetto è un’emergenza che a Messina dilaga nelle strade sempre più frequentemente, offrendo alla città un ritratto della povertà e del degrado portati alle estreme conseguenze. Una vita di stenti, caratterizzata dalla mancanza della soddisfazione dei bisogni elementari,  segna queste persone spesso dimenticate o ignorate dalle istituzioni. Tuttavia, i principi basilari dei Diritti Umani sembrano essere ricordati e presi in considerazione da questo progetto che ha visto il coinvolgimento di alcuni rappresentanti degli organi competenti che hanno il potere di fronteggiare quest’emergenza,  e di tutte quelle associazioni di volontariato, che vogliono semplicemente dare una mano al prossimo, bisognoso di atti di umanità, dei quali ci si dimentica facilmente nella società contemporanea.

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Panchine, strade, stazioni, vicoli, queste sono le residenze di quelle persone che vivono, ai margini della società, una vita che non può più essere definita tale. Quindi, ciò che le persone considerano normale, come l’abitazione, l’igiene o l’alimentazione, per i senzatetto potrebbero costituire un punto di partenza dal quale ricominciare a vivere, un faro di speranza, motivo per cui assume un valore positivo  l’intervento attivo dei numerosi volontari che ogni giorno si prodigano per questa causa.


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