Solidarietà, sviluppo, innovazione. Secondo il PD sono sinonimo di racket attacchino. E se la prendono pure col Teatro dell'Opera

Creato il 25 ottobre 2012 da Romafaschifo
A Roma neppure il Teatro dell'Opera è padrone di stamparsi, pagarsi e affiggersi regolarmente, sulle plance comunali, i suoi manifesti per pubblicizzare la sua programmazione culturale. Neppure una istituzione simile può farlo perché quindici minuti dopo che i manifesti vengono posizionati dagli addetti comunali arriva l'attacchino abusivo del PD (Partito Delinquenti? O Partito Democratico? Non ricordiamo di preciso) e copre completamente la regolare e pagata pubblicità del teatro per piazzare ridicoli e orribili manifesti che pubblicizzano un evento del 7 novembre dove la "rinnovata classe dirigente" (violenta, truffaldina, imbecille, sporcacciona e fuorilegge a quanto pare!) si vedrà per parlare del suo "nuovo programma".

In questo video c'è davvero tutta Roma. Tutto il rapporto tra la cultura e la politica. Tutta la violenza. Tutti i nostri soldi che vengono drenati, in enorme quantità, per essere girati alla mafia degli stampatori, alla camorretta degli attacchini che con la macchina buttata in mezzo alla strada, con la colla e con la scopa rendono la città un porcilaio. E' qualcosa che non si verifica in nessuna città del mondo. Ieri, in poche ore, a spese nostre, il PD ha umiliato tutta quanta la città. Noi paghiamo i loro manifesti, i loro attacchini, la loro colla e noi poi paghiamo la defissione, la pulizia, mediante la abnorme tariffa rifiuti altissima anche a causa delle affissioni abusive. Una situazione che in qualsiasi paese civile farebbe scoppiare una rivoluzione. E noi, invece, subiamo.

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