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Solitudine natalizia

Creato il 15 dicembre 2012 da Suerte77

Solitudine natalizia

Erano anni che non mi sentivo così sola ma forse se ci penso bene così sola non mi sono sentita mai. Sto iniziando a capire cosa provano quelle persone che odiano le feste e l’allegria, le luci e i buoni sentimenti tirati fuori per l’occasione. Siamo al 15 di dicembre e non ho ancora fatto l’albero. Dovrei partire per Capodanno come ogni anno ma sono lì a ondeggiare tra un sì di speranza e un no di rassegnazione. Odio vedere le persone che ho vicino cambiare umore e trasformarsi in qualcuno che non conosco. Passare dall’andrà tutto bene al speriamo che vada bene. E’ destabilizzante e fuorviante. Non so come si fa a trasformare i pensieri negativi in pensieri felici, non ho la bacchetta magica per risolvere i problemi (grandi) delle persone che ho vicino, so solo che tutta questa negatività si è trasformata in una slavina che sta distruggendo tutto questo periodo che per me è stato sempre fonte di speranza e serenità. Ho come la sensazione che le cose siano cambiate in peggio ma se chiedo mi sento rispondere che mi sto sbagliando che in realtà è tutto esattamente come prima. Ma io non ci credo del tutto. Mi sento sola, proprio sola. In questi giorni ho passeggiato per mezza città e ho visto più luminarie di tutti gli anni passati ma l’unico sentimento che ho provato è stato la nostalgia per qualcosa che vorrei ma che non posso avere per quanto pesti i piedi e trattenga il respiro fino a scoppiare. Si cresce e le cose cambiano. Ovviamente questo non accade a tutti. C’è tanta gente che continua a trascorrere quei fantastici Natali con tanta gente, molto cibo e grandi risate. Io un Natale così non l’ho mai vissuto. I miei sono sempre stati dei Natali di piccole cose e poche persone. Ho sempre vissuto il mio Natale ideale attraverso i film a tema e i fumetti di Topolino. Per tanti anni mi sono convinta di avere avuto un’infanzia ultra felice tra parenti e regali ma la realtà era un po’ diversa dai ricordi che avevo. Ho pensato tantissimo in questi giorni di solitudine e riflessioni. Sono arrivata alla conclusione che non bisogna mai dare niente per scontato e soprattutto che la perfezione non esiste. Ci possono essere persone speciali ma non perfette. Ti possono promettere mari e monti ma alla fine succede sempre qualcosa che rende tutto irrimediabilmente reale e basso. A me non va di fingere un’allegria che non ho, non mi va di stappare una bottiglia sapendo che non c’è nessuno che ha veramente voglia di brindare. La felicità è qualcosa che nasce nella condivisione non è mai un sentimento unilaterale. Io la grande F l’ho provata svariate volte ma l’ho sempre vista andare via senza mai voltarsi e per quanto cercassi di riacchiapparla non sono mai riuscita a riaverla indietro. Questi giorni di preludio alla festa mi stanno facendo soffrire come non mai, mi fanno tornare indietro nel tempo a momenti in cui la mia vita era perfetta nella sua imperfezione. Tante persone sono andate via a inseguire le loro vite sotto cieli diversi dal mio, io sono rimasta qua a vivere una vita stramba, abbastanza priva di senso se vogliamo. Forse è tutta una grandissima cazzata questo discorso ma l’unica certezza che ho è che mi sento di merda e sola.  


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