Ho sentito spesso quest’affermazione: “Perchè, che ci piaccia o no, viviamo e moriamo soli”.
Ma da dove è partita ‘sta stronzata, mi chiedo?
Io non difendo la religione cattolica, negazione totale del culto cristiano per il quale nutro un certo rispetto; ma questa cosa del nascere e morire da soli è l’opposto della filosofia cristiana e socialista (come dire la stessa cosa) che sono alla base dell’organizzazione sociale delle comunità più stabili e “felici”, indipendentemente dal culto religioso.
Probabilmente c’è di mezzo la solitudine dell’uomo moderno, la paura della libertà, Freud, Fromm, Marx, e compagnia cantante.
Ma voglio dire una cosa: solo chi vuole (e vuole per nuocere inconsapevolmente a se stesso e scientemente agli altri) vive e muore da solo, c’è anche chi vuole vivere e morire con gli altri.
Siamo tutti interlacciati, dire che siamo soli o che da soli dobbiamo “farcela”, è una cazzata. Dire che dobbiamo “pensare a noi stessi” è una cazzata. Dovremmo pensare un po’ agli altri, altro che storie!
Dire che dobbiamo sgomitare, anche in famiglia, per ottenere anche delle piccole conquiste, è non solo una cazzata, ma una pietosa cazzata, ed è orribile.
No, non me, non mi prenderete, maledetti, io resisterò!
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