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SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO (Only Lovers Left Alive)

Creato il 11 maggio 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

onlyloversleftalive08Un attraente universo notturno. Gli zombie siamo noi!

Vampiri annoiati e delusi da un’umanità che sa più cosa siano bellezza e arte sono i protagonisti di Solo gli amanti sopravvivono, l’ultimo film diretto da Jim Jarmusch. Un progetto affascinante e magnetico, una ballata punk-rock dall’andamento lento e oscuro.

Adam è una rockstar underground che colleziona chitarre e vive a Detroit. Eve vive a Tangeri, attorniata da migliaia di libri in diverse lingue, e passa le sue notti con Christopher Marlowe al Caffè le Mille e una Notte. Entrambi sono vampiri. E si amano.

Jarmusch ha abituato lo spettatore a un cinema “periferico”. Un cinema di anime perdute, irriverenti e malinconiche, che vagano sullo schermo. Solo gli amanti sopravvivono conferma (una volte per tutte) l’interesse di Jarmusch a parlare direttamente allo spettatore in modo unico e profondo, stavolta piegando al suo volere un genere particolare (il vampire movie), che ultimamente ha pescato a piene mani nel circuito adolescenziale. Il regista statunitense, fortunatamente, non veleggia da quelle parti e consegna una ballata dolente, che spicca in umorismo nero e denuncia sociale (L.A. è la capitale degli zombie). Termine zombie che assume una valenza diversa, un significato più profondo e sfaccettato. Perché gli zombie siamo noi. Popolazione di un mondo in decadenza, che non sa riconoscere l’arte e la bellezza. Un mondo nel quale anche i vampiri possono morire a causa del sangue contaminato e provano l’umano, e nichilista, sentimento del suicidio.

Solo gli amanti sopravvivono è un prodotto affascinante e seducente. Aggettivi che avvolgono la pellicola e aderiscono perfettamente ai caratteri dei due protagonisti: una magnetica Tilda Swinton e il disadattato rocker underground Tom Hiddleston (che dimostra una volta di più di essere un attore di grandissimo talento).

Jarmusch prosegue nel suo studio di anime perse in un mondo che non appartiene loro. Una regia vitale e scanzonata, che dispensa filosofia, cultura elitaria e un Marlowe vampiro, che ha scritto tutte le opere di Shakespeare. Oramai in questa civiltà decadente e priva di ideali, chiunque può morire. Solo gli amanti rimangono in piedi, sopravvivono distesi su un letto avvolti da una musica ipnotica, che li culla dolcemente.

Uscita al cinema: 15 maggio 2014

Voto: ****


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