Solo quinto al mondo:   sarà felice Balotelli?

Mario Balotelli

NOTIZIE (Milano). Le dichiarazioni di Adriano Galliani di ieri sono state riprese dalla stampa non solo italiana: “Metto Balotelli, nella mia personalissima classifica dei migliori attaccanti al mondo, al quinto posto. Dietro Messi, Ronaldo, Ibrahimovic e Falcao”. Ogni classifica di questo tipo è opinabile, quindi, discuterne non porterebbe a nulla ma un pensiero laterale viene a galla. Sempre l’amministratore delegato rossonero all’esordio di SuperMario con la maglia del Milan aveva lanciato un parallelo che non può sfuggire, “Balotelli ha la stessa fisicità, carisma e grande presenza scenica di Ibrahimovic”. Lasciamo da parte la fisicità, carisma e grande presenza scenica possono significare mille cose da un ego ipetrofico ai gradi del grande trascinatore.

Sette anni orsono, nell’estate di Calciopoli, il passaggio di Ibra al Milan, dato praticamente per concluso, sfumò per molto meno e lo stesso Zlatan lo racconta nella sua autobiografia “Io, Ibra”. “Ci trovammo”, racconta il centravanti del PSG parlando di Ariedo Braida, “in un albergo delle vicinanze per parlare di come sarebbe stato far parte del Milan. Ma, in tutta franchezza, il suo stile non mi piaceva. Era un continuo ‘Kakà è una stella. Tu no. Ma il Milan può farti crescere’. Il senso era un po’ che avevo più bisogno io del Milan che il Milan di me. Avrei detto volentieri ‘Grazie e arrivederci’ anche subito”. E così avvenne addirittura una sera nella quale Ibra era atteso a cena da Berlusconi e con il fido Mino Raiola riuscì a far arrivare Marco Branca a Torino per firmare prima che il presidente del Milan uscisse di casa.

Ritorniamo ai giorni nostri, se Ibrahimovic (che allora aveva 24 anni contro i 22 del rossonero) fosse al posto di Balotelli sarebbe facile immaginarlo colpito da uno dei suoi tipici attacchi di mal di pancia. I due hanno molti punti in comune anche caratterialmente, sarà felice Balotelli di essere “solo” il quinto al mondo?