Come tutte le favole questa potrebbe iniziare con "c'era una volta un chicco di grano..." un grano particolare conosciuto come grano Saragolla il Triticum Turgidum Durum, un cereale antico che si può considerare tra i capostipiti dei più moderni grani duri. Il Saragolla, è un'antichissa varietà di grano duro molto simile al Senatore Cappelli, per lungo tempo coltivata in meridione e nelle isole, caduta però successivamente nell'oblio per la bassa produttività e per la facilità di allettamento durante la crescita. Il Saragolla fu introdotto in Abruzzo nel 400 D.C. da antiche popolazioni proto bulgare (gli Altzek) che provenivano dall’Egitto. La denominazione saragolla è di origine bulgara Sarga : giallo e Golyo : seme, ovvero chicco giallo. Si presenta infatti vitreo come l’ambra e produce farine di color giallo intenso. un indice glicemico minore rispetto a quelli di grano tenero, infatti, la maggior dimensione dei granuli di farina richiedono un tempo più lungo per la loro degradazione da parte degli enzimi digestivi detta amilasi. Ma cosa spinge un avvocato in carriera a lasciare la propria carriera ed abbandonare l'albo per dedicarsi all'agricoltura?
L'amore di una figlia per il padre e il grande desiderio di portare a termine un desiderio confidatole in un istante di profonda tristezza dallo stesso, ha fatto si che Michela, con la complicità delle sorelle Manuela e Simona, rivoluzionasse la propria vita e quella della sua famiglia per tornare nella terra natia, in Salento, e tornare nei campi che l'hanno vista bambina correre tra le bionde spighe di grano dei terreni dell'Azienda I Paticchi di Tutrano mescolandosi ai braccianti.
La forte determinazione e le problematiche alimentari del figlio Giulio determinano la scelta di coltivazione biologica e la produzione artigianale di pasta integrale da grano Saragolla curata da un artigiano pastaio: Sergio D'Oria, che nel suo laboratorio di Martano lavora solo 20 kg di farina alla volta ed essicca la pasta ottenuta lentamente a bassa temperatura come da antica tradizione ottenendo ben 12 formati differenti.
Ho avuto il privilegio di ascoltare questo racconto, che tanto somiglia a una favola, proprio dalla voce di Michela e Manuela De Castro nella loro splendida terra. Un movimentato week end per conoscere da vicino questo territorio profondamente legato alle tradizioni dove ancora l’economia agricola basata su materie prime povere legate al passato rurale danno origini a prodotti qualità.
Il Salento, quella lingua di terra che guardando l'Italia sulla cartina risulta essere il tacco del magnifico stivale, un territorio troppo spesso relegato solo a luogo di vacanza con le sue spiagge incontaminate e la trasparenza turchina del mare, che grazie a all'accoglienza famigliare di Michela e Manuela coadiuvate da un gruppo di amiche ho potuto conoscere da vicino godendo della calorosa
accoglienza che caratterizza l'ospitalità calorosa del sud Italia : il pranzo nella loro casa a mare sul lungomare S.Maria a Santa Caterina un piccolo paradiso tra la vegetazione mediterranea e il mare,
assaporando la cucina della chef Alessandra Moschettini e la piacevole compagnia degli amici.
Il tragitto in auto passando tra piccole località dove il tempo pare si sia fermato come nella masseria di che Benedetta e Lelio stanno riportando ad antico splendore.
Il sorriso di Elena dell'azienda Agricola Le Saittole, il cui nome si rifà alle antiche finestre di avvistamento dei Turchi dalla tipica forma a saetta, con i suoi pregevoli prodotti e la sua storia dalle origini greche.
Non da meno la piacevole serata al Ristorante Don Fausto a Vernole con una cucina di tradizione riveduta e corretta.
Un risveglio incantato a Villa la Riggia immersa in un parco secolare a due passi dal parco naturale di Porto Selvaggio, colazione con i famosi pasticciotti pugliesi e la compagnia di Michela.
Una salutare passeggiata tra vigne ed ulivi in fiore ascoltando dalla voce di Francesco e Grazia dell'Azienda Donna Oleria l'amore e il legame con questo territorio.
Vivere da salentini, come dice Michela, significa anche mare, e a Punta della Suina c'è Simona che con la sua simpatia e profonda conoscenza ricercare minuziosamente i prodotti caseari da offrire ai suoi ospiti sulla spiaggia accompagnati da squisite confetture di sua produzione.
Un'oasi di pace stupenda e il mio primo bagno in mare terribilmente ghiacciato! Dal mare alla vigna per una veloce visita a Sonia all'Azienda Vaglio-Massa che con Bartolo e Vera producono in coltivazione biologica numerose etichette da uve Negroamaro. Dopo una visita con l'enologo una piccola degustazione accompagnata dai sapori del territorio, incluse le famose bombette salentine di capocollo cucinate con vino rosato dell'Azienda.
Una piacevole chiacchierata con il giornalista Alessandro Stajano di LECCE PRIMA e chiacchiere e risate durante la cena al Volo Restaurant nell'animato,centro storico di Lecce con alcuni amici di famiglia.
A conclusione di serata una interessante passeggiata nell'intricato centro storico dove il barocco caratterizza gli storici palazzi e tanto mi ricorda la Sicilia sud orientale, come conferma la guida, frutto delle stesse dominazioni arabe e franco-normanne, e tra una chiacchiera e un ripasso di storia ci si confida ringraziando Sant'Oronzo dalla cima della prestigiosa torre campanaria costruita da ben 4 architetti per non aver messo i tacchi...mentre la vista si apre sulla immensa e deserta Piazza del Duomo.
Così come una folata di vento in un campo di grano è volato il tempo ma quel che resta è una profonda stima per le sorelle De Castro per l'impegno e la passione per il proprio lavoro e il proprio territorio e una splendida amicizia.
Un grande grazie a Michela Luca, Manuela, Jader, Benedetta, Lelio, Alessandra, Nicola, Sonia, Bartolo, Paola, Franca, Sandro, Anna Maria, Elena, Grazia, Francesco, Flavio, Simona, Claudia, Claudio, Rosa, Giovanna e la Signora Anna Maria che per un funesto 13 a tavola non ho avuto il piacere di conoscere di persona.
L'articolo di Alessandro Stajano sulla testata LECCE PRIMA
http://www.lecceprima.it/eventi/quattro-food-bloggers-salento-diario.html?fb_action_ids=10205554933466716&fb_action_types=og.shares&fb_source=other_multiline&action_object_map=%5B876429749094679%5D&action_type_map=%5B%22og.shares%22%5D&action_ref_map=%5B%5D
www.sorelledecastro.it
www.lesaittole.com www.donnaoleria.it www.vagliomassa.it www.villariggia.com www.donfausto.it www.puntadellasuina.it
Altri momenti di questa e altre esperienze si possono vedere seguendomi qui
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