SOLOFRA (Avellino)-La Collegiata dì San Michele

Creato il 18 ottobre 2012 da Annaemy @Annaemily2

ALCUNE DELLE PIU’ BELLE CHIESE D’ITALIA - BREVI CENNI:
Questa è una presentazione di alcune chiese fra le tante, presenti in Italia, splendide, architettonicamente diverse, ricche della nostra storia e delle nostre tradizioni.
L’Italia è ricca di Chiese, che conosciamo di fama, nelle grandi città, ma vi sono centinaia di meravigliose chiesette, che si trovano in sperduti paesini della nostra penisola e nelle nostre isole, degne di essere visitate; antiche, ricche di affreschi e sculture, meraviglie di cui a volte ignoriamo l’esistenza.

Oltre ad avere grande valore storico e artistico, la Collegiata di San Michele a Solofra, in provincia di Avellino, rappresenta la tenacia di un popolo capace di superare le avversità del destino.

Fu fondata nel 1526 sopra una precedente parrocchiale, di cui si ha notizia fin dal 1042, grazie alla prosperità economica raggiunta dai solofrani con la concia delle pelli. Tra la seconda metà del Cinquecento e l'inizio del Seicento la chiesa si arricchì dei preziosi lavori di due solofrani, Giovan Tommaso Guarino e Francesco, suo figlio.
Sulla destra della fotografìa, il magnifico organo del 1583 ha la balaustra della cantoria splendidamente intagliata da un ignoto artista con scene della vita di David. In primo piano, a sinistra, la statua di San Michele, il protettore di Solofra. Secondo la leggenda popolare, all'inizio del Cinquecento, il santo salvò miracolosamente la città dall'assalto dei terribili Saraceni.

Per cinque volte nel corso dei secoli fu poi colpita dal terremoto e sempre ricostruita; la sesta volta fu gravemente danneggiata dal terribile sisma che sconvolse l'Irpinia nel 1980. Oggi, ancora una volta, grazie agli sforzi della popolazione che ha contribuito alle sovvenzioni dello Stato, la Collegiata è stata definitivamente protetta dai rischi sismici, grazie a sofisticate tecniche, ed è tornata al primitivo splendore.
All'interno, di tre maestose navate, è il soffitto a cassettoni che cattura lo sguardo: la navata centrale e il transetto sono completamente rivestiti da quarantadue dipinti incastonati in cornici di legno finemente scolpite e dorate, veri gioielli di un'arte d'intaglio che a Solofra raggiunse livelli notevoli.


Il Paradiso dipinto nella navata centrale da Giovan Tommaso Guarino. Restaurata dopo il terremoto del 1980, la Collegiata è stata protetta da ogni rischio sismico.

I due Guarino, padre e figlio, maestri in quest'arte, furono anche eccellenti pittori la cui opera è stata recentemente assai rivalutata: soprattutto quella di Francesco, protetto dalla famiglia Orsini, che oggi è considerato uno dei massimi esponenti della pittura meridionale del Seicento.

Le tele della navata, rappresentanti scene del Vecchio Testamento, opera di Giovan Tommaso, sono completate nel transetto da ventuno splendidi quadri con storie del Nuovo Testamento dipinte da Francesco.
Altri lavori lignei scolpiti con mano sicura sono il pulpito, il maestoso organo e le tre porte d'entrata: anch'essi sono inseriti tra i capolavori dell'intaglio irpino del Cinque-Seicento.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: http://www.incampania.com/beniculturali.cfm?s=5&Menu_ID=211&Sub_ID=213&Info_ID=4478

 

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