Avete presente quando in un film commedia o in una sit-com un individuo, molto spesso un bambino, ha un animaletto (gatto, roditore, uccellino o pesce rosso) e qualcuno lo perde o lo fa morire? Be’, sicuramente è una situazione che avete visto più volte.
L’ultima volta io l’ho vista poche settimane fa in un episodio di The New Normal, tra l’altro gli stessi attori facevano notare quanto sia banale un fatto del genere e quanto non vada mai a buon fine il tentativo di sostituire l’animaletto morto o perso con uno uguale, perché o viene trascurato qualche particolare che tutti ignoravano (ma che il proprietario invece ricorda bene) o l’animale vero torna a casa.
Per esempio, in Ti presento i miei, Sfigatto torna a casa sano e salvo dopo che Ben Stiller lo ha fatto perdere e ha trovato un sostituto pestifero.
Bene, oggi proponiamo una soluzione alternativa agli sceneggiatori di fiction, sit-com, commedie cinematografiche e di qualsiasi altro tipo: si potrebbe prendere una versione cucciola dell’animale perso/morto e far credere al proprietario, bambino o De Niro che sia, che è tornato indietro nel tempo, perciò l’animale può anche essere diverso da quello che lui pensa di aver avuto. Oppure si può fingere di essere tornati indietro a quando l’animale non esisteva proprio.
Il vantaggio nel primo caso è evidente: si può avere un adorabile cucciolotto in giro per casa.
Geniale, vero?
Astrusamente vostra,
Maria Maria