Il Natale pagano secondo ricci/forte alias Stefano Ricci e Gianni Forte. Irriverente, caustico, sarcastico, inusuale. Gli aggettivi si sprecano e promettono ancora una volta di stupire senza inutili efetti speciali mettendo al bando gli orpelli tipicamente natalizi come espressione di un consumismo sfrenato. Lo spazio è tra i più suggestivi: la Fondazione Alda Fendi-Esperimenti di Roma al Foro Traiano, tra i resti dell'antica Basilica Ulpia di età romana e le antiche colonne scoperte durante scavi archelogici. «Some Disordered Christmas Interior Geometries» è il titolo scelto per l’evento in programma dall’8 al 15 dicembre per otto rappresentazioni al giorno dalle 21 alle 2.15 della notte, durata 25 minuti ogni replica, dieci attori/performer in scena a coinvolgere il pubblico con un massimo di 50 spettatori per volta. Il direttore artistico Raffaele Curi e Alessia Caruso Fendi direttrice del Silos, aggregatore di idee e sede della Fondazione hanno optato per celebrare la più pagana delle feste (quella del Sol Invictus, evolutasi col tempo nel Natale ricorrente ogni anno), in una celebrazione ,definita dagli autori “una performance inusuale, una sorta di anti-Natale”, e c’è da crederci senza timori di restare delusi. Le intenzioni creative sono espresse in una sorta di programma-manifesto che non lascia spazio a dubbi di sorta: “Al di là della scintillante superficie del Natale consumistico, una discesa speleologica nel ventre sotterraneo scavato dalla fame insaziabile di una cultura che cannibalizza se stessa, senza sosta.
Una danse macabre in quadricromia, antiretorica e senza sbavature di pietà, che in uno stesso gesto iconoclasta calpesta le macerie di due imperi: da una parte la Roma dei Cesari, le cui vestigia sopravvivono miti nei Fori Imperiali, e dall’altra il regime dell’effimero globale e connesso. In sottofondo, come un coro festoso di voci bianche, il languore di mondo sfigurato nel vorticare di immagini, smaterializzato, remixato dalla molteplice fascinazione dei fuochi fatui accesi in miliardi di schermi azzurrini, televisori gonfi di flussi di seducenti jingle che sobillano eserciti di consumatori ad assaltare il fortino di un’illusione di felicità in offerta speciale per il giorno della crapula”.
«Some Disordered Christmas Interior Geometries» tra ispirazione dal titolo dell’unica raccolkta di foto pubblicata in vita da Francesca Woodman, artista di culto, morta suicida a 23 anni nel 1981. Un evento unico, irripetibile (non viene più replicato) offre “alla nemesi riccifortiana la possibilità di sferrare un attacco indigesto, spregiudicato e pop al cuore del Natale e, con esso, ai fondamenti stessi dell’ordine sociale costituito. Passato e futuro, retaggio e innovazione si contaminano, sbriciolando certezze, traiettorie e progetti possibili”
Una sintesi drammaturgica dove si percepiscano Gli inquieti fantasmi di “A Christmas Carol” di Charles Dickens, la rarefazione della fotografia di Francesca Woodman e il tormento della scultura di Auguste Rodin si tramutano, nell’esercizio piroclastico della scrittura drammaturgica di ricci/forte, in confezioni regalo da scartare sotto il vischio di una liquidità identitaria e culturale antiborghese. Invitando gli spettatori a un vertiginoso brindisi nella festa di un inferno quotidiano in cui non è previsto il diritto di recesso. Gli undici performer sono Anna Gualdo, Andrea Piazzali, Anna Terio, Barbara Caridi, Elisa Menchicchi, Fabio Gomiero, Giuseppe Sartori, Marco Angelilli, Valentina Beotti, Valerio Sirna, Velia Esposito. Regia di Stefano Ricci, Stylist Simone Valsecchi, movimenti Marco Angelilli, assistente alla regia Barbara Caridi.
FONDAZIONE ALDA FENDI - ESPERIMENTI
Roma – Foro Traiano, 1 - www.fondazionealdafendi.it
8/15 dicembre dalle ore 21,00. Ingresso gratuito, previa prenotazione obbligatoria.
06.6792597 – 06.6793139