Where you hurt where you sleep
And you sleep where you lie
Now you’re in deep and now you’re gonna cry
You got a woman to your left and a boy to your right
Start to sweat so hold me tighter
(grazie al fotografo autore di questo fantastico scatto)
Cari amici,
iniziamo bene la settimana da quel che avevamo tralasciato ieri, quindi dal post randomico.
Ieri ho visto Chelsea Hotel, uno spettacolo davvero bellissimo che vi consiglio d’andare a vedere. Non solo c’è il mio Joe ma c’è pure Massimo Cotto che è talmente bravo da non sembrare nemmeno un giornalista.
Sabato abbiamo toccato un momento altissimo quando mia madre ha mandato un sms a mia sorella chiedendole “Mi fai una ricarica? TVB”. Direi che i ruoli si sono completamente invertiti a questo punto, anche se confesso di aver smesso di sentirmi figlia a 9 anni.
Vi siete ubriacati a San Patrizio?! Noi non troppo, però ci siamo divertiti. Peccato che qualcuno ieri sera mi abbia fatto trovare una latta di Guinness vuota nel letto. Meno male che me ne sono accorta. Poi la mattina dopo abbiamo anche avuto aiuto divino a sistemare casa, quindi meglio di così se more.
Sempre sabato ha telefonato una che voleva smerciarci un aspirapolvere e quindi cercava la “signora” io ho detto che la “signora” non c’era (che poi è vero) e lei mi ha detto “ah sei tranquilla senza genitori”. Cos’avrà voluto insinuare?!
Oggi uno in libreria parlava de “I dolori del giovane Vertebra”. Masterpiece.
Ieri ho tristemente realizzato che a Napoli c’era maggiore fermento creativo dieci anni fa, ossia quando ero al liceo. Adesso stiamo scivolando nella tetraggine e questo mi addolora parecchio. Persino gli studenti di Belle Arti hanno perso la loro vena artistica.
Vorrei che la primavera mi consolasse un po’, quindi ho messo da parte il cappotto in attesa di tempi migliori. Non fa quest’effetto anche a voi la bella stagione?
Oggi è la festa del papà e il mio papà è lontano, mi sento un po’ triste ma vabbé, sono moltissimi anni che non viviamo più insieme oramai, probabilmente non dovrei avere questo malanimo ogni anno.
Qualcuno mi ha accusato di vantarmi di essere intelligente e che non dovrei dirlo io ma dovrei lasciarlo fare agli altri. Francamente, trovo questa cosa una scemenza dal momento che non ho mai detto “sono intelligente”, anche perché la trovo una cosa da cretini. Unitamente alla solita cosa di “sei una figlia di papà”/”sei viziata” è una delle cose che mi danno più fastidio in assoluto.
L’altro giorno camminavo ed ho incrociato un amico col quale ho litigato tempo fa per motivi più o meno gravi e col quale, mi duole dirlo, non mi sono mai chiarita. Gli ho fatto un cenno, mi ha guardata e non mi ha neanche salutata, però continua a tenermi tra gli amici di FB. Ma che senso ha questa cosa? Vi è mai capitata?
Il MANTRA di questa settimana sarà PRAGMATISMO, perché abbiamo bisogno di agire!
Buona settimana a tutti!