una famiglia di cannibali a Città del Messico. quando muore il capofamiglia, i tre figli adolescenti (due maschi, una femmina) e l’autoritaria madre dovranno trovare il modo per sopravvivere…I.Alfredo e gli Ultimi Cannibali (gerarchia)
il vuoto lasciato dalla morte del padre, va colmato con la ricerca e l’istituzione di un nuovo leader: colui che, d’ora in poi, provvederà al sostentamento del piccolo nucleo. Alfredo sembra essere il più adatto, al contrario del brutale, istintivo, maldestro Juliàn. ma non è così semplice: c’è tutto un rituale da metter su, che comprende la caccia e la preparazione del Corpo per il ruolo predisposto. nascono delle naturali tensioni, esplodono conflitti tra i membri del gruppo. eppure su un fatto sono tutti d’accordo, ovvero nel non disattendere la “tradizione” e continuare l’habitus familiare. completare il rituale e iniziare un nuovo ciclo. Alfredo- il personaggio sicuramente più sfaccettato- oscilla pericolosamente nel dubbio, per poi compiere- suo malgrado?- un gesto di forte individualità (che è, al contempo, di speranza), che metterà tutto nelle mani della sorellina Sabina. ma lei, cosa farà?
II.natura contro: l’uomo è solo carne
oltre allo sviscerarsi del dramma familiare, l’immagine forte che la pellicola trasmette è quella della completa degradazione dell’Uomo, che viene lucidamente sottolineata nella dolorosa costruzione identitaria (individuale) di Alfredo. non a caso, molte scene sono girate nei (non)luoghi chiave della spersonalizzazione odierna: centro commerciale, metropolitana, discoteca, oltre- ovviamente- alle strade dei sobborghi, tra poliziotti e puttane. i primi, del tutto disinteressati al senso di dovere proprio del loro ruolo sociale, si occupano del ‘caso della famiglia cannibale’ unicamente per un tornaconto personale; mentre le seconde si faranno giustizia privata cavalcando un distorto cameratismo femminile. III.Cannibal Ferox
combinando il realismo drammatico a una trama che ha le sue radici nel genere, riescono due miracoli. si evidenzia, innanzitutto, l’oramai regnante svilimento qualitativo dell’uomo in quanto essere vivente (??), ridotto semplicemente a oggetto, un mezzo, una merce di scambio per ottenere qualcos’altro, di solito altri oggetti (il denaro). in secondo luogo, si ribalta lo stereotipo dei soliti filmetti horror, andando ad analizzare dal di dentro gli avvenimenti nella ‘tana dei cattivi’, senza abbandonarsi, però, a facili giudizi: solamente testimoniando. 
titolo originale: Somos lo que hayun film di Jorge Michel Grau2010
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake