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Sonata per violino e ciminiere assortite. Come il centrodestra si vende ad Arvedi e ti sommerge di inquinamento legale

Creato il 08 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Arvedi ha vinto un round, dopo aver appena perso una causa per diffamazione contro Telecolor.

Sonata per violino e ciminiere assortite. Come il centrodestra si vende ad Arvedi e ti sommerge di inquinamento legale

Una veduta dell’acciaieria Arvedi

Ha regalato al Comune il Museo del Violino e tutti sono contenti e non vedono l’ora di applaudirlo. C’è un buon motivo per tutti per recarsi all’inaugurazione di domenica. Come tale un museo con auditorium di prima qualità è un’opportunità straordinaria. Ma chi fa questo dono è lo stesso industriale che legalmente sta inquinando senza che il Comune nemmeno si sia finora battuto per salvare nemmeno il laboratorio dell’Arpa, che la Regione formigoniana vuole chiudere. E’ lo stesso centrodestra (o come chiamarlo? La maggioranza è cambiata dal giorno delle elezioni del 2009: la Lega non c’è più, è determinante il gruppo misto) che vuole ammodernare l’inceneritore, quando gli inceneritori non si costruiscono più negli Stati Uniti e in Europa, quando nemmeno a Vedolago in Veneto si ricorre a una soluzione così pericolosa per gli esseri viventi. Gli inceneritori, secondo la tesi del prof. Montanari, trasformano i rifiuti in nanoparticelle, cioè polveri sottilissime che entrano nei globuli rossi e circolano nel sangue sino a provocare tumori anche a distanza di anni. La mortalità per tumori nei paraggi degli inceneritori è normalmente più alta della media. La tesi del prof. Montanari, esposta nel film “Sporchi da morire” al cinema Chaplin non è mai stata confutata.

Anche l’acciaieria Arvedi è stata diffidata dal settore Ambiente della Provincia, per aver violato alcune norme. Problemi che hanno tutte le acciaierie, purtroppo. Bruciare rifiuti, anche metallici, anche rottami di qualità, è però un problema ancora più serio, finché nessuno smentisce con un contro-esperimento la tesi del prof. Montanari, rifacendo le sue analisi e dimostrando che ha sbagliato. Nella scienza non ci si confronta più: si vendono studi di consulenza. E il calcolo delle diossine, di cui tanto si parla, è un parametro insufficiente per valutare la pericolosità di questi sistemi di smaltimento dei rifiuti. Tanti altri materiali diventano tossici, trasformati in polveri sottilissime. L’effetto è la mortalità infantile.

Su questo argomento, l’inceneritore, a Parma si sono giocate le elezioni. A Cremona non si discute più di tanto. In provincia solo un gruppo di coraggiosi ambientalisti e di amministratori, che vogliono aria respirabile e un altro tipo di economia, non certo la recessione e la disoccupazione, si batte da anni su questo fronte.

E’ noto che il problema dei tumori a Cremona esiste: il territorio vanta un dato troppo elevato. Rassicurare e non vedere è il lavoro di alcuni politici che non si pongono la necessità di una visione globale. Ampliamo l’acciaieria? Ampliamo, certo. Facciamo l’inceneritore? Sì, certo. Facciamo un inceneritore a biomasse? Ok. C’è un’economia dietro, ma anche studi scientifici a valanga, che nel resto del mondo vengono presi in considerazione e a Cremona no.

L’Aem ha bisogno dell’inceneritore? Arvedi di raddoppiare, di costruire una zincheria? Regala al Comune anche un Museo del Violino e alla Chiesa una casa di riposo. I politici cattolici ne sono strafelici, come Malvezzi.

Dal punto di vista del Comune, però, essere così acritici, concentrati sugli affari, e tristemente appassionati all’azienda Comune e non alla salute degli esseri viventi, è semplicemente da disperati.

Il Pd va all’inaugurazione del Museo del Violino anche perché proprio il centrosinistra ha acquistato i violini cremonesi sparsi per il mondo, ai tempi dei sindaci Bodini e Corada. La linea di Cremona città della musica non cambio mai, per il centrosinistra.

Anche alla Chiesa conviene Arvedi, con i suoi doni, la sua carità natalizia, le sue visite cardiache regalate ai dipendenti in una casa di cura cattolica. Ovviamente.

Non c’è una nota stonata. Qui si parla di cultura, di musica, diranno, non di ambiente. E i morti dormiranno al cimitero.


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