Abbiamo registrato recentissime notizie di stampa a commento del parere sfavorevole sia della Soprintendenza che del Parco Oglio Nord relativo al piano di recupero in Borgo Sotto.
Emerge una pericolosa sottovalutazione del problema da parte della Giunta che riteniamo urgente portare a conoscenza di tutti i consiglieri e dei cittadini, in modo ufficiale durante questa seduta di Consiglio Comunale.
Già abbiamo ribadito che pretendere di realizzare oltre 6000 mc di nuove costruzioni (12 villette singole, per intenderci) quale ‘recupero’ di 500 mc esistenti (cioè il 1200% in più), o il recupero di qualche altra costruzione già segnalata dallo stesso ufficio tecnico comunale come ‘abusiva’ (come da verbale del 8 luglio 2013), sembra a noi cosa assurda, che non certo giustificabile dal tentativo di contemperare le legittime aspettative del privato, chiunque esso sia e l’interesse supremo della pubblica amministrazione.
Qui siamo di fronte a un inqualificabile avventurismo urbanistico a fronte di vuote rivendicazioni di impegno ambientale e di tutela del paesaggio.
Non siamo noi a dirlo, noi dilettanti allo sbaraglio, come ci avete più volte qualificato, ma il Parco e la Sovrintendenza, in modo netto e inequivocabile, altro che vago! come dichiarato dall’assessore Gallina.
così dice, senza possibilità di interpretazioni, il parere della Soprintendenza:
“[…] questo Ufficio per quanto di competenza vede negativamente il rafforzamento dell’edificato esistente che seppure di limitata estensione si reputa già lesivo di un contesto di particolare rilevanza storica e paesaggistica. […] Questo Ufficio fa inoltre presente che sta autonomamente valutando il rafforzamento della tutela sull’area in questione.””
così dice, senza possibilità di dubbio, il parere del Parco:
“I nuovi volumi di progetto risultano preminenti rispetto a quelli esistenti (a differenza di quanto dichiarato nella documentazione presentata). La proposta insediativa doveva infatti essere finalizzata a recuperare, razionalizzare e migliorare il patrimonio edilizio ESISTENTE, con attenzione al contesto storico. Pertanto, concordato con quanto espresso dalla Soprintendenza di Brescia, gli interventi progettuali previsti risultano incompatibili con gli elementi caratterizzanti l’ambito tutelato, propri del sistema paesistico, geomorfologico, naturalistico e antropico esistente. In particolare, le opere previste appaiono in contrasto con le peculiarità proprie della unità di paesaggio interessata.”
Noi non siamo disposti a consentire a questa Amministrazione di intraprendere operazioni, peraltro di dubbia legittimità, lesive sia del patrimonio paesaggistico e storico formidabile e preziosissimo di Soncino e dei suoi cittadini, che degli interessi dei privati che hanno avuto la disavventura di credere a promesse urbanistiche assurde e indifendibili. Se avessero ben valutato tutti i nostri tentativi di far ragionare e capire, non si troverebbero nelle situazioni spiacevoli in cui questa Giunta li ha cacciati.
In questo caso tanto più, se si pensa che in caso di rigetto dell’appello pendente al Consiglio di Stato i privati dovrebbero abbattere e ripristinare i luoghi con costi enormi e, quindi, potrebbero insorgere enormi contenziosi, che la responsabilità degli attuali amministratori difficilmente potrebbe fronteggiare. Contenziosi che in ogni caso graverebbero professionalmente ed operativamente sulle casse comunali.
Ricordiamo a tutti, ed in particolare a quanti l’hanno respinta ed al personale dell’Ufficio Tecnico, che ne ha in ogni caso la responsabilità diretta e personale, non potendo sostenere di ignorare il problema, la nostra comunicazione già agli atti del CC, e la necessità di chiedere adeguate fidejussioni per gli eventuali costi di ripristino.
45.284801 9.845909