Se ci si recasse oggi alle urne per il rinnovo del Parlamento, più di un italiano su quattro resterebbe a casa; il 23% non saprebbe per chi votare. A risultare maggiormente penalizzati – secondo la fotografia scattata dall’Istituto Demopolis – sono le due forze principali: il PD, pur restando primo partito del Paese con il 27%, perde circa due punti in cento giorni; il PDL passa dal 24% al 21%, il valore più basso della sua storia.
Restano stabili l’UDC (8%) e l’area di Centro (con FLI al 3,9, API all’1 ed MpA all’1,1%); si rafforzano nel complesso i partiti a Sinistra, critici verso alcune scelte dell’Esecutivo: l’IdV ottiene il 9%, mentre SEL di Vendola sfiora l’8%; 2,2% per la FdS. Anche la Lega Nord trae beneficio dal ruolo di opposizione, portandosi al 10%.
Continua infine la crescita del Movimento 5 Stelle di Grillo, ormai al di sopra della soglia del 4%.