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L'approvazione per la Corona è oggi del 61,5%, superiore, addirittura, all'appoggio di cui godeva prima della caduta di re Juan Carlos nel Botswana e di tutte le crisi seguite, quando era del 60%; rispetto all'ultimo sondaggio effettuato sotto il regno di Juan Carlos, a gennaio del 2014, la ripresa è di ben 10 punti (in quel sondaggio l'indice di approvazione era stato del 49,9%). In quello stesso sondaggio di un anno e mezzo fa, la popolarità di Juan Carlos era risultata essere del 41,3% e aveva segnato il punto più basso della Monarchia in democrazia. Felipe ha un'approvazione del 74,7%, sommando il 52% di chi ha una buona opinione di lui e il 22,7% di chi ha un'opinione ottima; il miglior risultato di Juan Carlos è stato 76% nel 2012.
Interessante il commento di El Mundo: "Come ci sono sempre stati più juancarlistas che monarchici in Spagna, Felipe VI può vantarsi di aver generato una legione di felipistas, tra i quali, in modo significativo, si trovano più della metà degli elettori di Podemos". Nel mio ebook, Felipe e Letizia - Un anno sul trono di Spagna, segnalo come Pablo Iglesias, il giovane leader di Podemos, sia una sorta di specchio di una generazione, nata in democrazia, che ha un rapporto di repulsione-fascinazione con la Monarchia e con Felipe VI. E riporto un interessante pasaggio del blog El Mundo de Zarzuela di elmundo.es: "Nonostante il referendum sulla forma dello Stato nel programma, il contestatario leader di Podemos potrebbe passare per un politico neutrale sulla monarchia. Non ci sono state occasione, tentazione o provocazione del detrattore della casta, in cui abbia messo nello stesso sacco anche il giovane Monarca. E' che sa che, se da qualche parte è iniziata in Spagna la rigenerazione istituzionale, è stato dalla Corona. Questo è il vantaggio del nuovo Re".
Una contraddizione resa evidente anche dal sondaggio di El Mundo. Il 53,5% di chi ha votato Podemos appoggia infatti Felipe, con un'opinione buona (42,9%) o molto buona (10,4%) e il 55,5% lo considera un buon sovrano. Gli unici che il nuovo re non seduce sono gli elettori di Izquierda Unida, decisamente antimonarchici, dato che il loro rifiuto per l'istituzione è passato dal 72,1% di giugno dell'anno scorso al 76,5% di giugno 2015 e i favorevoli alla Corona sono passati dal 22,6% al 20,7%. Felipe VI riceve una sorta di ovazione dagli elettori del PSOE: l'80% lo sostiene e il 70% è favorevole alla Monarchia (e teoricamente i socialisti sono repubblicani, anche se, come disse una volta Felipe Gonzalez, si sentono "a proprio agio con un re"); se i numeri del successo socialista di Felipe non vi avessero convinto, pensate che in uno stesso sondaggio per El Mundo, a giugno 2014, gli elettori del PSOE favorevoli alla Monarchia erano il 52,7%; un balzo di una trentina di punti. Sono monarchici e felipistas anche gli elettori del PP, il cui sostegno alla monarchia è passato dall'80,3% all'89,4%, e di Ciudadanos, che sostengono la Monarchia al 74,2% (non ci sono termini di paragone, perché è la prima volta che vengono interpellati).
Non sono però solo rose: il successo della Monarchia e di Felipe VI è soprattutto nelle generazioni più anziane. Tra i più giovani, il nuovo re ha conquistato consensi, circa il 54% di chi ha meno di 30 anni dice di appoggiare la Monarchia per la prima volta e il successo del sovrano raggiunge il 66%, ma il 43% dei più giovani rifiuta il sistema ereditario della Monarchia e tra di loro il 63,2% vota per Podemos.
Sono dati davvero incoraggianti per Felipe, che tra quattro giorni, il 19 giugno, celebra il primo anniversario della sua ascesa al trono; sono incoraggianti anche perché il sondaggio è stato effettuato tra il 9 e l'11 giugno, poco prima, dunque, della sua decisione di togliere all'Infanta Cristina il titolo di Duchessa di Palma di Maiorca, a causa dello scandalo di corruzione in cui è coinvolta. Avendo ottenuto la misura un consenso diffuso, chissà se avrebbe influito sulla popolarità del Re. Se il primo anno è stato un successo, adesso bisogna conquistare le generazioni più giovani, con il lavoro e gli sforzi quotidiani, che Felipe ha promesso per "rendere gli spagnoli orgogliosi del loro nuovo re".
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