Secondo il sondaggio settimanale Emg per La7, illustrato questa sera, lunedì 19 dicembre, nel TG di Mentana delle 20,00 il PD perde in una settimana ben 1,2 punti percentuali passando dal 29,4% della scorsa settimana al 28,2%, con una perdita che, a detta di Masia autore del sondaggio, si concentra non tanto tra i pensionati, quanto tra i lavoratori dipendenti attivi, e contemporaneamente il Presidente del Consiglio Mario Monti, perde ben il 15% del gradimento, passando dall’iniziale 73% al 56% di questa rilevazione.
Il Pdl scende ancora perdendo un altro 0,5% ed attestandosi ora al 24,2% dei consensi.
La perdita del PD viene recuperata da Sel di Nichi Vendola (che guadagna 0,3 punti percentuali andando al 6,4%), dalla Federazione della sinistra (2,1% guadagnando 0,5 punti percentuali), dai Verdi (+0,3%), dai Radicali (+0,3%) e soprattutto dal Movimento 5 stelle di Grillo che guadagna ben 0,7 punti percentuali balzando al 4,1%.
Con questi dati, che premiano l’opposizione dura (o ciò che gli elettori ritengono tale) al governo Monti e alla sua manovra, cala anche la percentuale di chi si dichiara indeciso sul voto. Ora gli indecisi sono il 16,8%.
Calano anche le astensioni scendendo al di sotto del 30%.
Sembra quindi che stia maturando nel paese la voglia di opposizione ad una manovra, ritenuta iniqua ed incomprensibile, ed ai partiti che il governo della manovra sostengono, e che sia iniziata una qualche ricerca di nuovi interlocutori politici per tale funzione.
Si tratta di un fenomeno che è solo agli inizi, ma che man mano che la gente comincerà ad avvertire sulla propria pelle gli effetti delle misure della manovra Monti, e delle manovre precedenti del governo Berlusconi, (i cui effetti in molti casi trovano attuazione a partire dal 2012), assai difficilmente potrà essere riassorbito nel breve periodo.
A destra gli unici che guadagnano sono La Destra, che sale di 0,4 punti percentuali all’1,7% e Forza Sud che arriva a un o 0,8%.
La Lega nord, pur manifestandosi in sede parlamentare come l’opposizione più dura contro Monti, viene percepita tuttavia ancora come forza che ha avito responsabilità di governo e continua a perdere voti, così cede un ulteriore 0,2% attestandosi al 9%.
Nel terzo polo l’unica forza che guadagna è l’Api di Rutelli che arriva allo 0,6%. Per il resto l’Udc cede lo 0,1% arrivando al 7,2, Fli cede lo 0,2 attestandosi al 4% e l’Mpa rimane stabile allo 0,6%.
Nel centrosinistra perde pure l’Idv che cede uno 0,2% attestandosi al 5,8%.