Un recente sondaggio Ipsos, ancora ben poco noto, mostra le tendenze degli elettori italiani nel lungo periodo, con qualche indicazione che sembra avere una certa consistenza. I ceti produttivi non si sentono rappresentati da nessun partito. Gli imprenditori non vedono l’ora di andarsene dall’Italia, se possono, come risulta da altre ricerche. Inoltre la coalizione che sostiene Monti è quella che ispira la maggior fiducia: forse viene considerata lo scudo migliore, malgrado l’impopolarità di Monti, contro la crisi economica. Il movimento a 5 stelle è saldo ormai al 20% da qualche mese: davvero il centrosinistra è favorito alle elezioni, considerando le intenzioni di voto che registra Ipsos?
Intanto Bruno Tabacci scende in campo, confermando che si candiderà alle primarie del centrosinistra.
Con un obiettivo: “Un bilanciamento della coalizione in funzione della moderazione, che non è moderatismo, ma un atteggiamento, un modo di pensare, un equilibrio che si propone”. L’annuncio di Nichi Vendola di correre anche lui con Sel, dice in una conferenza stampa con Rutelli, è un “fatto da salutare positivamente perchè delinea con chiarezza i profili del fronte di sinistra della coalizione”.
Il trend di lungo periodo del Partito democratico non è positivo, per quanto regga molto meglio del Pdl. La Lega è scesa al 4%. Sel rimane stabile, nelle intenzioni di voto, sul 6%. Colpisce la crescita del Movimento 5 stelle, che in pochi mesi è salito al 20% e sembra essersi stabilizzato, attingendo in parte anche dal non voto, che risulta in calo. Sembra una contraddizione, ma forse ha una spiegazione nella sfiducia verso i partiti, o meglio ancora nella paura conculcata dalla crisi economica e dallo spread che non scende mai a 200, tuttavia la coalizione che sembra più convincente è la stessa che sostiene il governo Monti.