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Sondaggio tra i membri dell’UAAR: culto di Satana e misoginia

Creato il 14 aprile 2011 da Uccronline

Sondaggio tra i membri dell’UAAR: culto di Satana e misoginiaAveva allora pienamente ragione il mitico Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria l’emittente con circa 30 milioni di ascoltatori quotidiani (cfr. La Provincia di Como, 3/5/10) in ogni parte del mondo (e quasi 2 milioni solo in Italia, dalle rilevazioni di Audiradio).

Verso fine marzo il sacerdote, in merito al “caso De Mattei”, ha accusato (con il suo solito e ironico modo di fare), i membri dell’UAAR di satanismo. Essi avrebbero «sulla mano il numero della Bestia» e vorrebbero «la dittatura dell’ateismo» o la devozione di Satana. Accusa loro di essere irrazionali: «per carità, la ragione non sapete neanche dove sta di casa», profetizzando così il giudizio dell’antropologo di Oxford, Jonathan Lanman, di cui abbiamo parlato in Ultimissima 13/4/11. Padre Livio ha continuato: «Vogliono che adoriamo la Bestia, questi signori qua, poveretti, non sanno che il diavolo li tiene al guinzaglio. Vorrebbero che a Radio Maria, compreso il sottoscritto, dicessimo quello che pensano loro. Ma figlioli chiari, a Radio Maria suonano le trombe degli angeli, non le pernacchie del diavolo».

L’affaccendato Carcano, capo del razionalismo ateo italiano (definito anche “Pontifex” dagli ex seguaci dell’associazione, cfr. Ultimissima 31/3/11), ha allora proposto un sondaggio ai suoi devoti figlioli chiedendo questo: «Il direttore di Radio Maria dice che i soci UAAR adorano il diavolo. Cosa ne pensi?». Dopo circa 5 giorni di votazioni il risultato è stato questo (finché non lo cancellano è possibile vederlo anche qui):

Sondaggio tra i membri dell’UAAR: culto di Satana e misoginia

Ricordando che i sondaggi online servono sopratutto per farsi un’idea del profilo medio dei visitatori, possiamo trarne 3 conclusioni in ordine di plausibilità:

1) Il sondaggio rispecchia la verità. In tutti i sondaggi interni all’associazione è prevalso finora il risultato che tutti si aspetterebbero, cioè le risposte più votate sono quelle che esprimono meglio il pensiero di un ateo militante. E’ quindi plausibile che anche in questo caso siano stati i membri o i simpatizzanti dell’UAAR a votare in maggioranza, riconoscendosi nella prima risposta. Non è fuori dal mondo ricordare che satanisti e atei anticlericali militanti hanno in fondo lo stesso avversario e non sorprende una possibile alleanza.
2) Il sondaggio è inutile. Possiamo anche pensare, con più difficoltà, che i membri e simpatizzanti dell’UAAR abbiano votato maggiormente la prima risposta per una sorta di auto-ironia.  In questo caso non sarebbero realmente dei satanisti, ma questo dato diventerebbe ancora più interessante poiché sottolinea con quanta poca serità gli uaarini partecipino alle attività loro proposte.  Eppure sembrano proprio crederci alla loro missione…e se non si prendono sul serio nemmeno loro….
3) Dispetto cattolico. La terza ipotesi, la meno probabile, è che la maggioranza dei votanti sia cattolica e la pensi esattamente come Padre Livio. Pare assai improbabile però, perché sarebbe come postulare che la maggioranza di coloro che partecipano ai sondaggi che appaiono sul quotidiano La Repubblica siano militanti di Forza Nuova. Se fosse vero, dimostrerebbe comunque -anche in questo caso- la poca attenzione degli estremisti atei ai sondaggi loro proposti e indicherebbe che -anche nel sito degli atei italiani-, i visitatori più attivi sono i  cattolici.  Comunque sia, l’UAAR ne esce male in tutti e tre i casi.

 

UAAR E MISOGINIA. Ricordiamo che poche settimane fa i membri e simpatizzanti dell’UAAR  avevano dimostrato di essere anche decisamente misogini sostenendo che “le donne sono più credenti degli uomini” poiché -hanno risposto in netta maggioranza- «l’ateismo prospera dove ci sono cultura, libertà di parola e benessere, e le donne ne dispongono di meno». Qui sotto lo screenshot del risultato (comunque visionabile qui):

Sondaggio tra i membri dell’UAAR: culto di Satana e misoginia

In questo caso non è più possibile ipotizzare un’auto-ironia da parte dei membri dell’UAAR. Anche la terza soluzione, cioè che la maggioranza dei votanti nel sito degli atei italiani siano cattolici, rimane un’assurdità. Quindi, tornando alle 3 ipotesi iniziali, il sondaggio esprime proprio il pensiero dell’uaarino medio.

Questa avversione verso il mondo femminile, giudicato senza cultura e benessere, non stupisce comunque ed è sostanzialmente riscontrabile in tutta la storia dell’ateismo dall’Ottocento in poi,  cioè da Nietzsche e dal mondo “laico e illuminato”, che volle contrapporre la “luce della scienza e della ragione” alle tenebre del cristianesimo, sostenendo ad esempio l’inferiorità “naturale” della donna a causa del minor peso dell’encefalo (1.200 grammi contro i 1.320 grammi medi del cervello dell’uomo). Proprio questo dato sarebbe secondo noi il più adatto a spiegare la netta minoranza di donne non credenti rispetto agli uomini, in totale controtendenza al cattolicesimo. Lo storico e sociologo Rodney Stark ha infatti recentemente dimostrato attraverso un’accurata ricerca storica che uno dei motivi dell’esplosione del cristianesimo nel mondo è  giustificato dall’aver  fin da subito offerto protezione e diritti umani a donne e bambini (cfr. Ultimissima 15/12/10)


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