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Sono d’accordo con la Cancellieri. Ma si deve dimettere.

Creato il 05 novembre 2013 da Laperonza

 

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Io sono convinto della buona fede del Ministro Cancellieri quando afferma di essere stata mossa da un intento “umanitario” nel fare la famosa telefonata che forse ha agevolato la scarcerazione di Giulia Ligresti. Ne sono convinto perché chiunque, fosse stato nei suoi panni, probabilmente avrebbe fatto la stessa cosa. Sono convinto che chiunque non avrebbe esitato ad aiutare un amico o anche un conoscente in difficoltà. E sono anche convinto che il Ministro affermi il vero quando dice di essersi interessata personalmente di altri casi carcerari in qualche maniera simili ma che non interessavano persone della sua sfera di conoscenze.

Solo che un ministro non può permettersi di agire così. Un ministro deve garantire la sua totale imparzialità e non può in nessun caso scindersi dal suo ruolo specifico per occuparsi di questioni personali che entrino nell’ambito del suo ministero. È evidente che, così facendo, si crei un pericoloso precedente e una disparità di trattamento tra cittadini. Casomai il Ministro dovrebbe fare del caso un’occasione di riflessione tramite la quale migliorare i meccanismi che hanno portato a richiedere il suo interessamento personale. Nel caso specifico la Cancellieri non avrebbe dovuto occuparsi della Ligresti ma innescare, ispirata dal caso in questione, un processo di rimozione dei fattori che hanno portato la Ligresti e tanti altri come lei in una situazione di disagio importante se non di reale pericolo per la propria vita.

Ma il Ministro è, come lei stessa afferma, prima di tutto un essere umano ed è comprensibile che abbia prediletto la sua parte umana a quella istituzionale. Questo implica, però, che ella debba rinunciare al suo ruolo istituzionale. È per questo che è indispensabile che il Ministro Cancellieri si dimetta.

Luca Craia


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