“Sono diventato etero!” di Lorenzo De Feo, è una simpatica commedia musicale, leggera e insolita.
Tre personaggi si animano in un unico ambiente, la casa di Marco, tratteggiata in maniera molto essenziale: una scrivania con un computer, due poltrone accanto al telefono, la porta di una cucina. Lo spettatore interagisce con il mondo esterno solo tramite i richiami dei personaggi stessi, come a sottolineare il focus dell’autore sul microcosmo delle relazioni tra Marco, la mamma Isabella e il migliore amico di lui, Dodo.
La scena si apre sul protagonista che risponde, con tono concitato e incerto, alla telefonata della sua nuova fiamma; subito irrompe sul palco la madre Isabella, che, insieme all’amico Dado, dichiara di trasferirsi dal figlio per fare tutto ciò che è in suo potere al fine di riportarlo sulla retta via dell’omosessualità. Sin da subito Marco si sente invaso nei propri spazi e si rifiuta categoricamente di assecondare i due nel loro folle tentativo: ma niente da fare, la strategia è ormai in atto!
Isabella e Dado lo iscrivono così ad una gay chat, dove conoscerà il misterioso “Occhi a mandorla”…da qui si susseguiranno a ritmo serratissimo intrighi, bugie, inganni, sotterfugi, stratagemmi, litigi, rivelazioni ed equivoci, in un climax che culminerà nel finale a sorpresa.
Il primo tema in evidenza è il rapporto tra madre e figlio, quasi sempre conflittuale ma profondo. Qui la volontà di Isabella di plasmare Marco nell’immagine che si era prefigurata di lui, tradisce una smania di affermazione e di realizzazione che va ben oltre la felicità del figlio. La donna rappresenta una caricatura di sé stessa, da cui emerge una madre estremamente premurosa, autoritaria, oppressiva, assillante, sicura di sé, ma che nasconde delle fragilità.
Nonostante il titolo la tematica dell’omosessualità e della percezione di essa ci è sembrata passare in secondo piano, anzi, è stata piuttosto l’elemento fondamentale di momenti esilaranti ed ironici; il che, d’altra parte, è un segnale positivo se interpretato come rottura di un tabù, quasi come a dire che le corna non fanno più ridere, mentre il nuovo tema dell’identità sessuale di un Marco può prestarsi a gag simpatiche e ben riuscite.
Tra le righe riusciamo a leggere una storia di aspettative create e deluse, quella della madre sul figlio felicemente gay, quella di Marco sull’eterna e disinteressata amicizia di Dodo, quella di quest’ultimo sulla realizzazione del suo idillio amoroso col protagonista. Come a voler dire che la costruzione e distruzione dell’immagine di sé, e dell’altro, mettono in moto l’azione con conseguenze del tutto imprevedibili.
Cristiano Leopardi (Marco), Sonia De Meo (Isabella), Antonio Lupi (Dodo), brillanti attori e cantanti, scandiscono lo scorrere della narrazione con armonia e brio. Sonia De Meo, in particolare, incarna il suo personaggio con un’eccellente recitazione ed un espressivo linguaggio del corpo.
“Sono diventato etero!”, in scena al teatro Millelire fino al 31 marzo, è l’occasione per trascorrere una serata piacevole ed essere parte della scena, in una sala sostanzialmente priva di palco. Il pubblico, cioè, a distanza ravvicinata dagli attori, viene travolto dall’entusiasmante commedia che, pur non essendo propriamente un musical, è arricchita da canzoni accattivanti, dai testi significativi e dalla melodia che entra nella testa.
Teatro Millelire, via Ruggero di Lauria 22 (Prati)
Martedì-Sabato h. 21.00, Domenica h. 18.00
A cura di Elena Rosazza Gianin e Francesca Parisi
Tag:elena rosazza gianin, francesca parisi, Lorenzo De Feo, Millelire, recensione, sono diventato Etero!, teatro, the freak