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Sono fatta di crema

Creato il 10 ottobre 2011 da Charlotteforever25
E il merito è di mia madre. Che, in attesa del capolavoro in questione, si è messa a letto per sei mesi nutrendosi di due uova di crema al giorno (i precedenti tre mesi ha comunque mangiato due uova di crema al giorno, ma non stando a letto). Questo post, comunque, non sarà una celebrazione di me, semmai di mia madre che oggi festeggia il suo compleanno.
Sono fatta di crema
Ma non sarà nemmeno una celebrazione di mia madre perché i compleanni si festeggiano lontano dalla tastiera del computer.
Dunque, che sono fatta di crema me lo ha ricordato Santa qualche giorno fa. L'idea mi ha catapultato in un mondo parallelo: quello della dolcezza infinita. E il pensiero che per qualche ragione anche io ne faccia parte mi ha quasi commosso. Sono fatta di crema e non lo dimostro. Ma ci sarebbe posto per me su questa terra anche sefossi fatta di farina? O di latte? O di Gentilini? Direi di sì.
Perché su questa terra c'è posto un po' per tutti: pure per quelli che sarannoforever under 18 e per quelli che sono nati già centenari e lo devono ancorascoprire. C'è posto per quelli che si arrabbiano, per quelli che perdonano, perquelli che non sanno quello che vogliono e se la prendono con gli altri perquesto. C'è posto per quelli che feriscono con i coltelli e per quelli che glibastano le parole, per quelli che aiutano, per quelli che credono di averesempre ragione e pure per quelli che ce l’hanno veramente. Per quelli che non hanno la strada spianata e sospirano, per quelli che ce l'hanno in discesa e si annoiano,per quelli che marciscono e per chi cade dalle nuvole. C'è posto per chi leggegli Harmony e per chi legge Shakespeare, per quelli che amano Tiziano Ferro eper quelli che lo sfottevano quando pesava 115 (?) chili.
Sono fatta di crema
C'è spazio per quelli che non dormono e per quelli che la sveglia lafrullerebbero ogni santo giorno, invece la spengono, si alzano e si preparanola colazione da soli mentre quelli del Mulino di fronte si alzano e trovanotutto pronto. Poi c'è posto per l'amore, l'insofferenza, l'incertezza e pureper quelli che sperimentano tutte le cose insieme. E che dire di quelli non ci lasceremo maimaimai? Anche loro hanno diritto ad avere il proprio spazio su questa terra insieme con quelli che suonano i campanelli e poiscappano e con quelli che se non escono ogni santo venerdì è un sacrilegio. C'èposto pure per chi parla troppo forte e per chi si capisce quello che vuole direanche se sta zitto. Chi fa le valigie e piange, chi le disfa ed è pronto, chiperde il treno e non gliene importa tanto ne passa un altro dopo.
Per chi se nesbatte. E per chi non se ne sbatte.
Sono fatta di crema
Se sia giusto che ci sia spazio proprio pertutti, non sta a noi deciderlo.
Il dato di fatto è che siamo tutti qui a farequalcosa o niente, ad aspettare la fortuna, ad illuderci che esistano lecoincidenze, a studiare i sistemi per restare uguali a come siamo anche quandosaremo diversi, ad immaginare il futuro e a chiederci dove saremmo se avessimole ali o cosa faremmo se avessimo 6 figli gemelli (e soprattutto come faremmo ariconoscerli).
Tanto c’è spazio. E noi siamo qui. Certe volte più superficiali, certevolte più impermeabili.
Possiamo quindi tirare un sospiro di sollievo grazie a questa certezza: da qualche parteun posto per noi c'è (anche se ancora non è stato individuato il dove).
E c'èanche se non siamo gli astronauti che cambieranno il sistema solare, anche senon siamo premi Nobel per la pace, anche se non abbiamo trovato la ricetta persfamare il mondo intero o guarirlo. C'è posto per noi pure se non abbiamo vintoil Pulitzer e non lo vinceremo nei prossimi 5 anni. C'è posto nonostante nonsiamo Gandhi, Madre Teresa, Bob Marley, Van Gogh. C’è posto pure se non siamosanti e consapevoli del fatto che non lo saremo mai.
Sono fatta di crema
Mi sembrava una cosa utile da ricordare e così oggi, oltrea scrivere sul frigo “comprare latte, uova e limone per fare la crema (cosìpotrò dire ancora sono fatta di crema e non ero fatta di crema)”, metto sulblog questo post(it) che ha la funzione di un bel respiro - che è cosa molto salutare.
Che sia una poltrona, un divano,una reggia, un castello, un pezzetto di cuore, un tappeto o un Doblò, un posto ce lo abbiamo. E nessuno ce lo puòtogliere. Né in un giorno bello qualsiasi, né in un giorno di merda, quandoabbiamo appena preso un calcio proprio là dove fa più male.
Promessa: il prossimo post sarà un test o un oroscopo scarcinato. Tanto per dare alla superficie l'importanza che merita.  

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