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Sono in pausa meditativa (lavoro) e allora...TRACCIA EVIDENTE

Da Bartel
Sono in pausa meditativa (lavoro) e allora...TRACCIA EVIDENTESi , sono giorni che non scrivo sul blog...troppi impegni ...capita. Allora, mentre ripulivo dei vecchi folder ho trovato queste righe scritte 10 anni fa...e ci sono rimasto male.

La stanza è illuminata solo da una piccola lampada ancorata al soffitto. Un soffitto ci deve essere per forza, anche se non si vede. Sotto la lampada, al centro esatto del cerchio di luce abbagliante  c’è il signor Giovanbattista Ludovisi, postino, 36 anni, sposato senza prole, nessun precedente penale rilevante, tranne un paio di multe per eccesso di velocità. Noi siamo disposti in cerchio intorno a lui. Non può vederci, non può contarci. Siamo solo in tre, ma sembriamo molti di più. Lo abbiamo arrestato ieri all’uscita di un supermercato. Pensava di sfuggirci il bastardo. Ancora non hanno capito che noi sbirri siamo più furbi di loro. Imbecille. Quando ha capito la situazione si é messo a piangere come un agnello. La scena di questa nullità che chiede pietà in ginocchio mi ha cosi irritato che quando é arrivato il mio turno l’ho picchiato con gusto. Quel che resta del suo orecchio destro lo deve solo alla mia buona educazione. Io questi delinquenti non li capisco, veramente. Potremmo vivere tutti felici e contenti ed invece no, devono sempre creare casini. Perché poi dico io, che senso ha comportarsi cosi. Se penso a tutti quelli che hanno dedicato la propria vita a rendere la nostra società cosi com’è, ricca e felice e poi guardo questi molluschi smidollati, queste amebe che vogliono solo il caos e la rovina di tutti noi, sento una tale rabbia, una tale frustrazione che li ammazzerei tutti, subito, senza tante storie. Invece no, bisogna seguire la procedura giudiziaria, non possiamo comportarci come barbari. Questa sarebbe la loro vittoria. Mai! Bisogna seguire sempre la procedura.  Prima  la contestazione del reato, poi il confronto con la squadra investigativa, cioè noi, a seguire il processo per direttissima ed eventualmente l’appello se esiste un ragionevole dubbio che i registratori abbiano avuto un malfunzionamento. In trent’anni di carriera non mi é mai successo, ma so di un caso avvenuto al Vaticano, ma stiamo parlando di cinquant’anni fa, intendiamoci la preistoria tecnologica da questo punto di vista. Comunque dopo l’eventuale appello inevitabilmente, per prassi consolidata, non certo per legge, si finisce in carcere. La legge prevede la pena di morte,  ma è alquanto raro che un giudice la commini.  Di solito tutto si conclude in due, massimo tre mesi perché è difficile sopravvivere più a lungo in carcere. Il Ludovisi, ad esempio per me non resiste più di  una settimana. “Allora Ludovisi, confessa: l’hai pensato o no?”Il postino ha la bocca piena di sangue che gli cola in parte sulla camicia azzurra e gli occhi gonfi e completamente chiusi “No, no, giuro ero sovrappensiero, pensavo...al conto e ai surgelati...mi sono dimenticato di controllare la scadenza...mia moglie si é arrabbiata l’ultima volta...l’ultima volta che ...ho preso i ...surgelati scaduti...mia moglie...lo giuro...lo giuro!!!” Ecco adesso si rimette a piangere, ma non é possibile lavorare cosi! “Ludovisi basta fare la scena, il tracciato parla chiaro, hai lasciato una traccia evidente di odio quando sei passato davanti all’immagine del presidente. Perché dico io, perché?” “No, no , io pensavo ai surgelati, lo giuro...” Lo sapevo adesso Locascio si è incazzato e comincia con i calci. Da ragazzo ha giocato nelle giovanili del Palermo.“Maledetto…figlio…di…puttana…perché…hai odiato il presidente? Eh perché...hai...odiato...il...Presidente?” Ogni pausa un calcio. Per far bene qualcosa bisogna farla con metodo. Ecco, adesso è pure svenuto. Ma dico io, questi qua prima odiano senza motivo, esercitano un vibrazione negativa, si permettono di negare la felicità del nostro popolo e poi se li becchi negano l’evidenza. Il tracciato del rilevatore che, a sorpresa, avevamo piazzato nel supermercato, seguendo il piano strategico regionale, è chiarissimo. Ludovisi odia il Presidente, contesta il suo pensiero, la nostra società, tutto ciò che con il nostro sacrificio e con il nostro lavoro abbiamo creato. Non lo si può permettere. Non lo si deve permettere. Brutto bastardo appena ti svegli te la faccio pagare. Noi saremo ancora qui. Sempre.

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