Sono inciampata nella verita' come si inciampa in un sasso in mezzo alla strada, mentre si guarda il cielo
Da MiwakoTutto questo insieme di considerazione mi da ragione di pensare che forse, un giorno, come uno chef che dopo anni di tentativi elabora la ricetta perfetta per una crema chantilly paradisiaca, come una sarta i cui vestiti saranno sempre più perfetti col passare degli anni e l'affinarsi della sua abilità manuale, forse anch'io un giorno riuscirò esattamente a mettere nero su bianco ciò che sento, aggirando i limiti che la lingua mi pone , trasformando gli ostacoli grammaticali in punti di slancio... E allora perchè mi rimane addosso l'idea che, per quanti sforzi possa fare, per quanto la mia conoscenza dell'italiano abbia ancora un margine di miglioramento piuttosto alto, non troverò mai le parole esatte che definiscano quella stretta allo stomaco che avverto quando conosco una persona che non mi convince?Perchè in qualche anfratto della mente, penso sempre che difficilmente potrò descrivere esattamente ciò che sento di fronte alla morte?Come mai l'amore è qualcosa per cui le parole sembrano sempre insignificanti? Forse ci servirebbe la facoltà di coniare nuove parole, cosa che nessuno ci impedisce di fare, ma così non si arriverebbe mai da nessuna parte, qualcuno avrebbe sempre bisogno di una parola in più, e finiremmo per parlare lingue diverse reciprocamente incomprensibili. Forse il segreto sta nell'armonia, nell'equilibrio, forse indipendentemente dal fatto che si scelgano dieci o cento parole per descrivere l'amore, l'importante è che siano quelle giuste. O forse il punto è che non si tratta di mai di descrivere. Forse è proprio il verbo descrivere che mi porta sulla strada sbagliata, forse è sopravvalutato, pretenzioso e inappropriato, perchè, come si fa a descrivere l'amore, la vita, la morte? Già nel descrivere una persona l'individualità, l'inevitabile soggettivismo con cui scegliamo le parole può portare a descrizioni opposte di una stessa persona, figuriamoci quando si tratta di sentimenti. E lo stesso vale per una strada, un cane, una bottiglia di plastica, un paio di ciabatte...La verità è forse che siamo tutti troppo diversi l'uno dall'altro perchè le parole abbiano per tutti il medesimo significato, la verità è che ciò che sento io, forse non lo sente nessun altro al mondo, perchè non c'è niente che provi il contrario, nessuno a quanto ne so è mai stato nei panni di qualcun altro, perciò è solo una supposizione causata dal fatto che tutti apparteniamo al genere umano, a farci credere ciecamente nel fatto che tutti provino le stesse sensazioni ed emozioni, ma se così non fosse? Ci avete mai pensato? Magari nessuno di noi, nessuno dei quasi 7 miliardi di individui che popolano la terra, sente qualcosa nello stesso modo in cui lo sente qualcunaltro,anzi probabilmente è proprio così. Noi abbiamo semplicemente creato delle etichette, delle famiglie di sentimenti con cui identificare ciò che sentiamo,sia per comunicare, sia per strarsene tranquilli e beati nella consapevolezza che solo ciò che ci viene insegnato esiste. E invece no. E se da una parte spaventa il pensiero che nessuno può capirci e darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno tranne noi stessi, d'altro canto mi fa pensare a quanto sia stata generosa la natura con noi, a quanto sia straordinario il fatto che ognuno di noi sia un universo a sè stante, diverso da ogni altro.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il regime alimentare dei filosofi dell’antichità
E certamente non furono degli sciocchi coloro che istituirono i Misteri: e in verità già dai tempi antichi ci hanno velatamente rivelato che colui il quale... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Bloody Ivy
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Crema mani Kaloederma
Buongiorno Fiorelline!Oggi vi voglio parlare di una crema, che ha voluto comprare mio marito per lui, ma che poi ha passato a me perchè non si è trovato! Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Fiorellina84
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Ma l’estate va e porta via con sé anche il meglio delle favole
Gli esami di Stato sono in pieno svolgimento, mentre milioni di italiani sono alle prese con l’allocazione della prole causa chiusura scuole. Insomma, è... Leggere il seguito
Il 25 giugno 2015 da Iomemestessa
DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI -
Domenico Cipriano: tra vivere e sperare
Leggendo questo libro, mi viene subito in mente una domanda: che cos'è il domestico? Il domestico è l'intimità della cosa, non l'addomesticamento. Le cose intim... Leggere il seguito
Il 25 giugno 2015 da Narcyso
POESIE, TALENTI -
Bamberg – parte prima
Un pizzico di storia. Se Norimberga è una bellissima città, Bamberg è addirittura affascinante. Circa 70mila abitanti, chiamata dai tedeschi “la Roma della... Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Loredana V.
OPINIONI, TALENTI -
— Victor Hugo, L’uomo che ride
“Aggiungiamo che i bambini hanno il dono di accettare subito la fine di una sensazione. I contorni lontani e sfumati, che ingigantiscono le cose dolorose, ai... Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Silvy56
DIARIO PERSONALE, TALENTI