L’altro giorno mi è partito involontariamente un colpo di telecomando e mi sono ritrovato su X Factor, il format internazionale che ha l’obbiettivo di creare una nuova pop-star, o una cazzata del genere. C’è una cosa di quella visione che mi ha violentato: l’abuso della parola “emozione” e derivati, seguita da “comunicazione”. Se un giorno sarò abbastanza bevuto e/o fumato, mi scaricherò una puntata da internet e conterò tutte le volte che vengono pronunciate le due parole, e poi metto a confronto i dati con la frequenza rilevata in altri tipi di testo, tipo il manuale di psicologia dell’età evolutiva o il compendio di antropologia culturale. Ma ora sono sobrio, e mi limiterò a parlare di un’altra parola particolarmente frequente nelle canzonette e dintorni: cuore. Vi siete mai chiesti perché associamo il muscolo cardiaco al sentimento noto come amore? Io sì, e finalmente ho scoperto perché. Bisogna tornare molto indietro, ai tempi di Ippocrate di Coo, quattrocento avanti Cristo. Ippocrate è stato il primo medico in senso moderno, a lui si devono i concetti di diagnosi e prognosi, lo studio anatomico sui cadaveri e addirittura la cartella clinica, anche se è più comunemente noto per il “giuramento”, un manifesto deontologico a cui si devono attenere anche i medici contemporanei. Il modello fisiologico di Ippocrate è noto come teoria umorale: lo stato psico-fisico del paziente è stabilito dall’equilibrio di quattro umori, la bile gialla, la bile nera, il flegma e il sangue. Ognuno dei fluidi ha sede in un organo e determina un temperamento: la bile gialla nel fegato e provoca la collera, la bile nera nella milza ed è responsabile della malinconia, il flegma risiede nel cervello e genera beatitudine e calma, infine il sangue dipende dal cuore e a lui si associano, come sappiamo, le passioni. Seguendo la stessa filosofia, un po’ di italiche canzonette potrebbero essere riscritte, cercando su google scopro che almeno tre brani hanno come titolo “Malinconia” (uno di Luca Carboni, uno di Riccardo Fogli e uno di Califano), l’equivoco sul titolo potrebbe essere superato se qualcuno adottasse il titolo “Milza”, mentre il brano del ventennio “Vivere senza malinconia” di Bixio, poi parodiato da Jannacci, diventerebbe “Vivere senza milza” che mi sembra anche un bel messaggio per chi ne ha subito l’asportazione chirurgica, e sempre sul patologico “Azzurra milza” di Toto Cotugno, mentre “Milza d’ottobre” di Dalla ha un non so che di culinario.
Magazine Società
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Giovedì 27 giugno il Milano Pride, ecco il “manifesto politico”. Per la prima...
Google sostiene ufficialmente, per la prima volta nel nostro paese, il Pride e lo fa nella città che ospita la sua sede italiana, Milano, sponsorizzando... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Blog, Blogger, Blogging. A Passador e Calilli chiediamo come si declina la...
Per questo numero settimanale, abbiamo deciso di approfondire una delle più diffuse professioni 2.0: il blogger. Fino al Gennaio 2011 BlogPulse aveva conteggiat... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Sicurezza informatica per il Sudafrica grazie a un accordo con la Cina
Legittime esigenze di tutela dello Stato e dei cittadini o rischio di restrizioni dello spazio democratico? Sono le due interpretazioni agli antipodi date, dal... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
L’ Europa per la concorrenza?
Lo scorso 20 aprile la Commissione Europea per la concorrenza, capitanata da Margrethe Vestager, ha ufficializzato l’ accusa di utilizzo di pratiche... Leggere il seguito
Da Ilbocconianoliberale
ECONOMIA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Uber e sharing economy, servizio da ricchi , ma non è tutto oro quel che luccica
Sgomberiamo subito il campo dagli equivoci. Qui non si tratta di dar ragione ai tassisti, tantomeno a quelli – come ne esistono – disonesti, scortesi e... Leggere il seguito
Da Goodmorningumbria
INFORMAZIONE REGIONALE, SOCIETÀ -
Come eliminare i cookie di un dato dominio dai vari browser:ecco la guida.
I cookie sono delle piccole stringhe di testo inviate dai server di un sito a un browser che ne apra una pagina per poi essere rimandati indietro dal client... Leggere il seguito
Da Hugor
CULTURA, SOCIETÀ