Dopo Canon, il secondo produttore di fotocamere a livello mondiale è Sony. E' notizia di questi giorni, in cui tutte le grandi aziende produttrici mostrano i denti per questo 2011, che l'investimento per la produzione di sensori ammonterà a 1200 milioni di dollari, la bellezza di 910 milioni di euro.
Sony dedicherà parte del suo impianto a Nagasaki, nel sud del Giappone, alla produzione di sensori CMOS ( semiconduttori a ossido metallico complementare) e per l’investimento in atrezzature per la lavorazione di lamine per sensori di immagine CMOS.
Sony si è aggiudicata di recente il titolo di fotocamera dell'anno con l' alpha 55 una reflex che non è una reflex e neanche una mirrorless.
Il premio è andato all'innovazione, ad una macchina capace di sorprendere e innovare. La rivoluzione portata da Sony consiste in uno specchio Translucent Mirror (tecnologia SLT), cioè uno specchio semitrasparente.
Le normali reflex utilizzano lo specchio per rimbalzare l'immagine al mirino ottico e, contemporaneamente al modulo del sistema autofocus a "rilevamento di fase". Il sistema AF ben si comporta sia con i soggetti fissi, sia con quelli in movimento.
Questo sistema è ok quando si scattano le foto, ma con i video il discorso cambia: lo specchio si alza e la reflex, non potendo più utilizzare il sistema a rilevamento di fase, è costretta a servirsi del sistema aggiuntivo a contrasto, quello utilizzato dalle fotocamere compatte. Il sistema a contrasto, però non è rapido, preciso e affidabile come quello a rilevamento di fase, sicché, i film maker che vogliono utilizzare la reflex per girare video sono costretti a mettere a fuoco manualmente.
L'adozione del translucent mirror ha permesso alla Sony di realizzare una reflex ibrida con uno specchio che non si alza durante la registrazione dei video. Così l'utente può continuare ad utilizzare un sistema AF veloce, l'Af continuo e AF tracking per i soggetti in movimento.
Ma la novità sarebbero i video, si domandano i fotografi interessati essenzialmente a scattare foto. Neanche per sogno: questa tecnologia permette di offrire prestazioni eccellenti quando si scattano foto: velocità incredibili. Lo specchio di fatto non deve alzarsi e abbassarsi ogni volta permettendo a Sony Alpha 55 di raggiungere una velocità di 6 foto al secondo, con esposizione automatica e messa a fuoco automatica per ciascuno scatto. In modalità Speed Priority, con una scheda di memoria ultra veloce, supera addirittura la barriera delle 10 foto al secondo, in JPEG e in RAW alla massima risoluzione. Un record per una "reflex" dal prezzo competitivo.
Cosa cambia oltre a questo rispetto ad una classica reflex? La sostituzione del mirino ottico con uno elettronico.
Il 2011 anche in Sony sono pronti a scommettere sarà l'anno delle evil cameras. E a casa Sony la fotocamera si chiama NEX giunta all'evoluzione 5, sensore CMOS Exmor in formato APS-C (del tipo di quelli montati sulle reflex consumer e semi-professionali) eccellente.