Non solo raccolta e costruzioni ma anche assedi, cospirazioni e litri di sangue
Se siete stanchi dei survival game che da qualche tempo hanno invaso il reame del gioco su PC, potete di smettere di leggere arrivati a questo punto. Sì perché Reign of Kings si impegna parecchio, e forse anche riesce, a distinguersi dal resto dell'offerta, ma ha le sue radici saldamente ancorate in tutto quel filone partito da una costola di Minecraft e negli anni declinatosi nei vari Rust, The Forest e compagnia sopravvivente. Se invece pensate di poter trattenere il respiro e partire ancora una volta da una spiaggia, nudi come dei vermi e con l'impellenza di recuperare tutto il necessario per arrivare alla mattina successiva, Codehatch potrebbe avere qualcosa che fa per voi. Giunto su Steam una quindicina di giorni or sono Reign of Kings ci chiede di sfidare altri giocatori al solo fine di diventare il regnante di un'isola, scalare i ranghi del potere in un universo medievaleggiante e costruirci la nostra personale fortezza un mattoncino alla volta.
twittalo! Reign of Kings unisce già visto e nuovo in un titolo promettente ma ancora largamente in divenire
Un mondo difficile
Reign of Kings si gioca meglio in compagnia, questo è un dato di fatto. Collegarsi ad un server con un amico permette di creare immediatamente la propria gilda, scegliere un vessillo e coltivare i propri sogni di gloria.
Ovviamente è sempre possibile allearsi con gli sconosciuti già presenti e attivi, ma mettersi al lavoro con qualcuno di fidato è lo scenario ideale e probabilmente quello che alla lunga darà le maggiori soddisfazioni. Comunque si decida di incominciare, le prime ore saranno sempre spese nel tentativo di non morire. I tre valori di stamina, sete e fame vanno tenuti sott'occhio e impongono di prendere dimestichezza con flora e fauna locali: raccogliere delle bacche è un'opzione, uccidere e cucinare sul fuoco la carne di animali cacciati con le proprie mani una soluzione decisamente migliore. Abbattere gli alberi, collezionare i materiali raccolti dal terreno e iniziare a prendere dimestichezza con il menu del crafting permette pian piano di costruirsi armi e armature, fare i primi esperimenti con il sistema di costruzione degli edifici e crearsi gli strumenti necessari per accedere a soluzioni sempre più sofisticate. Il sistema di sopravvivenza non è insomma dissimile da quello di altri prodotti accostabili. Reign of Kings, tra l'altro, è in alfa e lo stato di sviluppo relativamente embrionale è sempre sotto gli occhi del giocatore. Graficamente sufficiente e con alcuni scorci non male, come quelli regalati dal ciclo giorno-notte, presenta ancora diversi problemi che andranno risolti nei mesi a venire. Non è raro vedere il proprio personaggio scomparire tra i poligoni del terreno, cacciare per alcuni minuti una preda per poi vederla svanire nel nulla e assistere a tutta una serie di piccoli o grandi bug. Problematiche che ci mettono poco a diventare frustranti in un contesto dove finire i punti vita e morire ha conseguenze così pesanti e a lungo termine come nel titolo di Codehatch. Ci sono problemi di netcode e il codice è tutt'altro che stabile, insomma è meglio che siate pronti a incontrare delle difficoltà tecniche. D'altra parte c'è da dire che il buon riscontro di pubblico ottenuto sinora e il rilascio costante di update fanno ben sperare, consci che spendendo i venti euro richiesti si corrono i soliti rischi legati ai titoli in Accesso Anticipato. Reign of Kings - Trailer dell'annuncio dell'alphaQuando le cose ingranano...
Strumenti migliori permettono di velocizzare la fase di raccolta delle risorse e incominciare a pensare in grande. Reclamato un territorio e poste le fondamenta per la propria fortezza, non resta che entrare in possesso degli strumenti necessari per iniziare a mettere in cantiere l'assalto ai territori nemici. In Reign of Kings è possibile costruire macchine da guerra come le catapulte oppure semplicemente armarsi di tutto punto e darsele di santa ragione.
Nonostante sia presente anche la telecamera in terza persona, la visuale in prima è la scelta d'elezione per il gioco che unisce questa prospettiva con un sistema di combattimento che sembra permutato da Chivalry: Medieval Warfare o War of the Roses. Gli sviluppatori vogliono chiaramente dare l'idea del peso e dell'inerzia che massicce armi di legno e metallo si portano dietro, rendendo i movimenti lenti e le animazioni di recupero piuttosto lunghe, quindi imponendo di fare attenzione ad ogni fendente. In realtà al momento il combat system non è così preciso come dovrebbe essere né appagante come sperato, quindi alle buone intenzioni si affianca una messa in pratica certamente migliorabile. Catturare un prigioniero e trascinarlo con una corda fino alla sua prigione di legno, in attesa di essere ucciso, ha comunque il suo fascino ed è probabile che molti tra coloro che si avvicineranno al gioco lo faranno proprio per "godere" di questi momenti, sempre sottolineati da abbondanti quantità di sangue sparso sul terreno. Diventare re e scegliere la tassazione per i propri sudditi, addentrarsi nel villaggio e vedersela con i mostri umanoidi che lo popolano, sono tutte attività che danno spessore a Reign of Kings anche se è lecito interrogarsi sull'appeal a lungo termine che il gioco potrà avere. Si tratta di un problema in comunque a tutti gli esponenti del genere, sia chiaro, ma dopo numerose esperienze simili è normale aspettarsi un cambio di marcia. Il prodotto firmato Codehatch ha certamente tutto il potenziale per imporsi all'attenzione degli appassionati e già oggi offre parecchie ore di divertimento. Detto che questo, a meno che non siate assolutamente alla ricerca di un nuovo survival con il quale confrontarvi, potete probabilmente aspettare qualche tempo e vedere come si evolve la versione ad Accesso Anticipato: un po' di lavoro extra non potrà che fargli bene e farne definitivamente brillare i numerosi spunti di interesse.