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Soresina, casa di riposo: il sindacato chiede le dimissioni del sindaco e del Consiglio d’amministrazione

Creato il 12 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Le persone sbagliate al posto sbagliato, la strategia che non ci voleva, le nomine in quota partito, l’arroganza di non 12 febbraio 2012 002volersi confrontare neppure con un’opposizione e ora con sindacati che hanno sempre pazientemente cercato il dialogo, sino a ricevere qualche frecciata. E poi l’arroganza del Comune che non vuole saperne di ascoltare, anche se da parte sia dell’opposizione che del sindacato non è stata usata, se non nei primi tempi, l’arma della contrapposizione politica.
Così Soresina giunge dopo nomine criticatissime alla pagina più nera: la volontà di vendere, nemmeno affittare (era la proposta che veniva dal Centro popolare lombardo con Ambrosoli), ma addirittura la casa di riposo Zucchi Falcina. La denuncia all’opinione pubblica da parte di Cgil, Cisl e Uil ha la forza di chi ha cercato in ogni modo di ragionare senza usare la forza. Che i sindacati pubblichino un volantino così lascia sconcertati: significa che hanno trovato di fronte un muro di gomma, anzi la precisa volontà di vendere a vantaggio di privati un bene pubblico dei soresinesi, e che dicano quello che vogliono le formali definizioni di Fondazione. I soresinesi sentono come propria la casa di riposo dove si trovano i loro parenti e lavorano molte persone del territorio, così come avviene ovunque. Ora ci vorrebbe un commissario, chiedono i sindacati, che segnalano anche il comportamento tristissimo dei dirigenti che bene o male si sono presi il pri


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