Soresinistan, vietato distribuire volantini anti-kazaki al mercato

In Italia consegnare i dissidenti politici a un regime che li opprime è normale, come anche evadere il fisco e pretendere di cambiare la Costituzione dopo una condanna, è normale che i governi di ogni colore da sempre favoriscono gli affari dell’Eni in Kazakistan, anche se l’Eni è sotto inchiesta. Invece chi distribuisce personalmente, in mano alle persone che li accettano, dei volantini firmati esprimendo una libera opinione sui recenti eventi che hanno interessato Kazakistan e Italia viene fermato dai vigili. È capitato a Ezio Corradi che ha scritto al Prefetto chiedendo un chiarimento. Il regolamento della polizia municipale di Soresina vieta una specie di “volantinaggio selvaggio” pubblicitario che lascia volantini ovunque, sui parabrezza delle auto, sulle biciclette, in ogni appiglio, Corradi invece distribuiva al mercato, in mano alle persone, dei volantini d’opinione. Fermato dai vigili. Ecco lo strano caso di Soresina raccontato da Corradi, la lettera al Prefetto e il volantino “da fermare”.

Ancora una volta, dopo il 21 novembre 2011 (volantino su Acqua Pubblica),
diffondere un volantino, nonostante gli articoli 1, 3, 13 e
21 della Costituzione della Repubblica Italiana, può essere un rischio.
Questa volta il titolo del volantino era: “Giù la maschera – Il caso
Kazakistan e il grande affare del gas” firmato dal Comitato cittadini per
l’ambiente di Sulmona e riprodotto dal Coordinamento Comitati Ambientalisti
Lombardia.
Lunedì 5 agosto 2013 agenti della Polizia Locale di Soresina hanno
interrotto il volantinaggio e invitato al Comando di Polizia locale Ezio
Corradi -Vicepresidente del
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, perchè il volantinaggio
nell’area del mercato del lunedì di Soresina, secondo il regolamento di
Polizia Locale in vigore con Delibera del Consiglio Comunale n. 46 del 24
luglio 2010 , votata all’unanimità (!), è “un’area mercatale vietata al
volantinaggio”…se non autorizzato e dove la Costituzione “è sospesa”….
Forse era necessario far vedere (ma da far vedere a chi?) il volantino prima
della sua distribuzione al pubblico?
Di che si tratta? Di censura mascherata da “Regolamento di Polizia Locale” o
di una nuova edizione di “costituzione locale” in incognito?
Per chiarire questi dubbi abbiamo inviato una lettera al Prefetto.
Assicuriamo che per le strade di Soresina non è stata trovata l’ombra di un
volantino distribuito: i cittadini se li sono portati a casa per leggerli!
Nessuno, educatamente, ha lordato le strade della città.
Alleghiamo il volantino distribuito in alcune vie della città e la lettera
al Prefetto.
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia

Vi invitiamo a far circolare la notizia.

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