Sorpresa: Confindustria a sinistra del Pd

Creato il 03 luglio 2012 da Albertocapece

Sembra incredibile, ma ciò che poteva essere tema di un romanzo di fantapolitica si è realizzato. Mentre Ichino, il simpatico macellaio del Pd, una vita abbarbicata come un gasteropode agli apparati,  dice che i mercati sono l’unica cosa a cui possiamo rivolgerci per raccogliere denaro e dunque bisogna inchinarsi al loro gioco, Innocenzo Cipolletta, ex presidente di Confindustria dice invece che i mercati sbagliano e che si dovrebbe trovare il modo di correggerli.

Si consuma anche in queste parole il dramma della sinistra italiana travolta dagli apparati, dalle  burocrazie interne, dal cinismo manovriero, dalla mancanza di rinnovamento e last but not least, da odiosi personaggi che col culo al caldo da sempre, pontificano dei sacrifici altrui: una fauna che si è affermata prepotente da quando si è esaurita ogni spinta ideale. E che ora senza più lo schermo di Berlusconi si presenta nuda a pontidicare dall’alto di presunte competenze e di reale inettitudine  intellettuale.

Naturalmente tutti e due  navigano su un terreno franoso, perché mentre Ichino si limita a fare l’aedo del pensiero unico e della necessità, cosa che gli accade quando qualcuno gira l’apposita chiavetta sulla schiena, Cipoletta non so quanto ingenuamente, vorrebbe che la Bce potesse comprare ad libitum i titoli di stato, glissando sul fatto che è proprio questo che non si può e non si vuole fare nell’Europa dei mercati e con una moneta priva di una banca centrale di ultima istanza. E in questo modo è impossibile socializzare perdite e al tempo stesso non si può agire sulla leva monetaria. Ma forse Cipoletta voleva lanciare un messaggio.

Comunque sia, adesso sappiamo dove sono quelli che il mercato… zac e si cambia canale. Ma accidenti, televisione è televisione, televendita  è televendita, ma con un solo canale.


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