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Sorrentinomania.

Creato il 13 settembre 2012 da Pa1978 @peverina
Sorrentinomania.
L'uomo in più di Paolo Sorrentino
Italia, 2001

Il suo primo film, che contiene già le tematiche, la classe, la profondità dei successivi.Visto per la prima volta solamente ieri sera.A confermarmi che mi sento a casa, con i film di questo regista dallo sguardo malinconico. Indipendentemente dalle tematiche trattate: perchè un filo conduttore spesso e denso che le attraversa, e che attraversa me, e mi fa pensare tanto, e allo stesso tempo appaga la vista e l'udito e tutti i sensi; un viaggio doloroso e necessario dentro se stessi, che poi se certi film li vedi in determinati momenti della tua vita, resti scosso, e emozionato, e ti senti un pò meno solo.
Cito da ondacinema.it:“L’uomo in più” non è soltanto una tattica calcistica (peraltro realmente applicata da Ezio Glerean, allenatore del Cittadella negli anni 90), bensì un’intuizione, un' ipotesi di rinascita, la speranza di essere riconosciuti come persone. “La tattica è il passaggio dal caos giovanile alla maturità”
E poi. Toni Servillo immenso, e stavolta anche cantante.Che dire?
 “Niente, io sono uno di quelli che, per ingordi di etichette deficienti, viene definito un cantante da night. Però io non sono un’etichetta. Io sono un uomo. Ma che dire, col senno di poi, non era meglio essere un’etichetta?” (Tony Pagoda, in “Hanno tutti ragione”) 

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