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Sorridete!

Da Ilgiornaledeigiovanilettori

Se almeno una volta nella vita avete portato l’apparecchio ai denti, se almeno una volta vi siete sentiti impotenti di fronte ad un evento più grande di voi, se almeno una volta avete detestato i vostri compagni delle medie, allora avrete molte di cui sorridere leggendo questo fumetto!

Smile, di Raina Telgemeier, traduzione di Laura Bortoluzzi, Il castoro 2014, 15,50 €

Smile, di Raina Telgemeier, traduzione di Laura Bortoluzzi, Il castoro 2014, 15,50 €

Io e Raina Telgemeier siamo quasi coetanee. Smile, il fumetto autobiografico con cui si è fatta conoscere dal grande pubblico e ha vinto il premio Eisner per la miglior pubblicazione per adolescenti negli Stati Uniti, parla di tante cose che ho vissuto in prima persona anch’io. L’uscita al cinema di La Sirenetta e la mania di essere come Ariel. Il desiderio di avere i buchi alle orecchie e la paura che si infettassero (timori così ingenui in un’epoca di piercing e tatuaggi…). Il tormento di portare l’apparecchio per i denti. Cosa che, aperta parentesi, mi capita di nuovo anche oggi a distanza di vent’anni dall’ultima volta. Sarà per questo che questo fumetto mi ha catturata tanto?

No, la sua forza è tutta nella narrazione leggera di Telgemeier e nel suo tratto pulito, che semplifica contorni e figure e racconta situazioni quotidiane, senza mai banalizzare nemmeno le cose più piccole che possono accadere nella vita di una preadolescente, che vive il delicato momento di passaggio fra l’infanzia e la scuola superiore. Se poi questo momento è segnato da un trauma reale, la leggerezza risulta ancora più pregevole.

A undici anni, Raina Telgemeier cadde sbattendo la faccia per terra e la lesione la portò malauguratamente a perdere due degli incisivi superiori (cliccate sulle immagini della sequenza per ingrandirle).

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Solo anni di cure ortodontiche, in parte sperimentali, riuscirono a restituirle quel sorriso che campeggia sulla copertina del suo fumetto. Le sedute dal dentista fanno dunque da filo conduttore alla sua storia, costellata per lo più di eventi in cui la maggior parte delle lettrici e dei lettori dai 10/11 anni in su possono riconoscersi. Ci sono le prime cotte, il gioco della bottiglia, i bigliettini, i tradimenti da parte della amiche più scafate, le estati noiose, i tentativi di definire una nuova personalità a partire dalle proprie passioni.

Smile offre un ritratto realistico e sincero di una ragazzina come tante, preoccupata di piacere ai suoi coetanei ma senza tradire sé stessa. Raina Telgemeier si è disegnata al centro della storia con tutte le proprie paure, difetti e insicurezze, instaurando un dialogo autentico con i lettori di oggi, facendo al contempo fare un affettuoso salto indietro nel tempo a tutti coloro che come lei sono stati giovani negli anni Novanta.

Le sue tavole migliori hanno il ritmo delle strisce umoristiche e l’intero graphic novel è costruito attraverso sequenze che nella loro fluidità e apparente semplicità rivelano una grande maestria nel narrare e disegnare per un pubblico di ragazzi.

L’edizione italiana di Smile, la cui deliziosa copertina color menta con inserti metallizzati ricalca quella dell’originale, è pubblicata dalla casa editrice Il castoro. Spero che abbia una buona fortuna in libreria e nelle biblioteche, perchè mi piacerebbe tanto che giungessero in Italia anche gli altri successivi lavori di Raina Telgemeier, Drama e l’imminente Sisters, che dai titoli paiono riguardare due cose che hanno segnato la mia crescita: il teatro e le sorelle!

Di entrambi i fumetti potete scoprire di più curiosando nel sito dell’autrice. Altra curiosità che potrete togliervi riguarda l’esito di tanti anni spesi nella cura dei denti: il sorriso di Raina è davvero contagioso!

Immagini e testi sono pubblicati per gentile concessione dell’editore. Tutti i diritti riservati.

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