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SoS a Renzi: jobs subito!

Creato il 12 gennaio 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

job

“Sono Renzi, risolvo problemi…”, ma in Italia non bastano due ruggiti per vincere resistenze e perdite di tempo. Nel film di Tarantino al signor Wullf è sufficiente addolcire i toni, non il piano d’azione. Per il lavoro e l’occupazione “occorre varare una strategia d’urto e di emergenza, ora, subito, senza incertezze”, ha scritto su “La Stampa” Walter Passerini. Il Jobs act renziano, ammesso che riesca ad arrivare alla méta (che in Italia non è neppure quella dell’ approvazione, ma tanto, troppo tempo dopo…), ha assoluto bisogno di non arrivare a situazione occupazionale catastroficamente compromessa. Le ultime cifre e quelle prevedibili del 2014 (chi assume nei prossimi mesi, a ripresa ancora impercettibile?) urlano per una strategia d’urto anti-disoccupazione. Per l’ economia, per stoppare lo spread, la ricetta d’emergenza è stata forzatamente politica (col signor Wullf sceso dal Quirinale a Palazzo Chigi e Parlamento…), per evitare il disastro sociale, la ricetta deve essere economica, semplice e veloce.

La Fondazione Nuovo Millennio – Per una Nuova Italia (www.perunanuovaitalia.it) ritiene che “vi sono alcune cose che possono e debbono essere fatte subito, senza aspettare il grande Progetto, cominciando da quel che si potrebbe fare immediatamente per fronteggiare l’angoscioso problema della disoccupazione”. Anche per questo Popolari Liberi e Forti ha invitato iscritti e simpatizzanti a firmare l’ Appello “Prima che sia troppo tardi”. “Questo appello vuol richiamate l’attenzione della politica sulle cose da fare se vogliamo evitare che l’ Italia sprofondi in una crisi senza vie d’uscita”, ha scritto Pellegrino Capaldo, presidente della Fondazione, qualche giorno fa. Il progetto per “un possibile provvedimento per ridurre la disoccupazione” è un tasselloper far rialzare l’ Italia mentre si studiano e si preparano vere riforme in tempi ragionevoli (e politicamente stabili).Il provvedimento-tampone (durata 24 mesi dalla data di approvazione della legge) dovrebbe prevedere un contratto di lavoro così strutturato:Contratto triennale non rinnovabile (può essere risolto ad iniziativa di una delle parti, senza motivazione, con un preavviso di 30 giorni).Retribuzione: da 800 a 1000 euro mensili, a tempo pieno, da 400 a 500 euro, a tempo parziale. Non sono dovuti contributi (dai contraenti) e imposta sul reddito.Assunzione con lettera raccomandata inviata ad apposito ufficio pubblico dal datore di lavoro e controfirmata dal lavoratore.Clausola di salvaguardia: chi assume non deve avere licenziato dipendenti nei 30 giorni precedenti all’approvazione del decreto (e deve assumere a tempo indeterminato se opera licenziamenti).Credito d’imposta: per le imprese artigiane, pari al 30 per cento delle somme corrisposte.Copertura finanziaria: per i contributi provvede lo Stato (anche con cessione di immobili).Questa proposta della Fondazione Nuovo Millennio – Per una Nuova Italia è ‘accompagnata’ da un ‘pacchetto’ di linee-guida per “dare all’impresa un posto centrale nello sviluppo del Paesee dal progetto sul finanziamento della politica. Anche su queste proposte, condivise in gran parte da PLF, intendiamo aprire una discussione finalizzata all’elaborazione di un grande Progetto. Prima che sia troppo tardi!Gian Paolo Vitale

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