SOS..ANSIA E MALUMORE INSIEME…che fare? Giochiamo un po’ insieme.

Sai cacciare il malumore?…Tre esercizi per ritrovare ilsorriso
Il pronto soccorso contro l’ansia, i movimenti che ciaiutano ad affrontare i problemi in modo più creativo e un vero e proprioallenamento per vedere la vita in rosa
Un momento di panico: ci aspetta un importante colloquio dilavoro e non ricordiamo il nome della persona che stiamo per incontrare. Nontroviamo il telefonino e il tempo stringe. “L’emozione ha sequestrato le nostrefacoltà mentali”,  ma basta unesercizio per ritrovarle.
Esercizio numero 1: in piedi, mettiamo una mano sullapancia, all’altezza dell’ombelico. Immaginiamo di avere nella pancia unpalloncino dal colore dell’emozione che vorremmo provare (serenità, calma,equilibrio… decidiamo noi che colore associare). Respiriamo lentamente eprofondamente mandando l’aria giù, nella pancia, a gonfiare il palloncino.Bastano tre o quattro respirazioni complete per ritrovare la calma. E, con lei,il telefonino.
 Esercizio numero 2:in piedi, allunghiamo e solleviamo le braccia tese ma morbide fino all’altezzadelle spalle. Tracciamo per aria, con le mani, due figure identiche, quelle chevogliamo, ma cerchiamo di vederle: questo è un esercizio per gli occhi. Serve amettere in comunicazione i due emisferi, stimola il cervelletto, aiuta a crearenuovi neuroni e nuove connessioni, quindi nuove possibilità. Ripetendol’esercizio, possiamo diventare più creativi, vedere più di una soluzione dovenon ne vedevamo alcuna”.
Esercizio numero 3: e ora ecco un vero e proprio allenamentoper vedere la vita in rosa. “Il buonumore si può allenare “,. “Le notizie che girano per la nostra mente creano una certa immagine del mondo:negativa o positiva. Per una settimana, facciamo circolare soltanto buonenotizie. Non è difficile: su YouTube ci sono un sacco di cose divertenti;preferiamo musiche allegre e non malinconiche; possiamo frequentare amicipositivi  e non quelli, per quantocarissimi, che ci investono sempre con gli stessi problemi che non risolvonomai… Sconsigliati rimangono i telegiornali: ascoltiamo la radio, che ha unimpatto emotivo completamente diverso. È una vera e propria terapia. Seriusciamo a farlo per 21 giorni, ancora meglio: è  il tempo necessario per creare abitudini”. Unabuona abitudine, in questo caso. Da non perdere mai.
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