E’ negli istanti assenti che si può rivelare la direzione. Quando all’improvviso il tempo sembra sospeso sull’abisso, si vede oltre. Succede quando una composizione musicale è di botto fratturata da una pausa inattesa: è un attimo che si eterna, un buio che si illumina di folgori. Succede quando lo sguardo si fissa sulla pagina di rispetto: il vuoto delle facciate accoglie già tutte le parole del libro che ci accingiamo a leggere, come il bianco contiene e compendia tutti i colori. Succede quando uno scorcio si squaderna sull’oceano dello spazio.
In quel punto senza dimensioni possiamo scrutare l’ignoto, scoprire l’essenza, precipitare nel silenzio e nella notte radiosa dell’anima. Lì precipitare significa ascendere, sfiorare il soffitto di un cielo che non conosce confini.
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APOCALISSI ALIENE: il libro