Nel periodo che va da febbraio a settembre sono state ben 31 mila le famiglie alle quali è stato sospeso il mutuo, per una cifra complessiva di 4 miliardi di euro. A renderlo noto è l’Abi che sottolinea che nell’88% dei casi è stata l’intera rata ad essere sospesa. Il motivo più ricorrente? La perdita di un lavoro sicuro. Al nord la percentuale delle sospensioni dei mutui è stata di ben il 53,1%, segue il nord con 25,7% e infine il sud con il 21,1%.
Con queste sospensioni del mutuo le famiglie avranno a disposizione circa 6.300 € in più per affrontare il periodo di crisi e ristabilire la situazione economica. L’Abi ricorda che i clienti possono fare richiesta per la sospensione fino al 31 gennaio 2011, per fatti accaduti da gennaio 2009 a dicembre 2010.
L’Accordo che regolamenta la sospensione dei mutui è stato stipulato nel dicembre dello scorso anno tra l’Abi e le Associazioni dei consumatori e prevede la sospensione anche per clienti con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivamente. In particolare prevede:
La sospensione del rimborso delle rate di mutuo per almeno 12 mesi:
• per i mutui di importo fino a 150.000 euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale, anche di quelli oggetto di operazioni di cartolarizzazione;
• nei confronti dei clienti con un reddito imponibile fino a 40.000 euro annui che hanno subito o subiscono nel biennio 2009 e 2010 eventi particolarmente negativi (morte, perdita dell’occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione).
La misura si applica anche nei confronti dei clienti che presentano ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi. Le banche aderenti all’iniziativa possono migliorare tali condizioni.
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