Occhi arrossati? Gola in fiamme? Bruciore alla pelle? Difficoltà di respirazione? Non sono i sintomi di una nuova malattia epidemica, né la conseguenza di un brutto virus influenzale, ma potrebbero essere i sintomi che accusate quando pulite la vostra casa…
Uno studio inglese infatti, portato avanti dal team della dottoressa Rebecca Elisabeth Ghosh dell’ Imperial College di Londra, condotto a metà del 2012 e pubblicato proprio qualche giorno fa sulla rivista internazionale di medicina respiratoria “Thorax” ha preso in esame più di 9 mila persone tra casalinghe, agricoltori, meccanici, tipografi e parrucchieri (alcune delle categorie più rilevanti per lo studio perché più esposte a sostanze chimiche e detersivi) ed ha dimostrato che più di 7 mila dei soggetti hanno riportato conseguenze sulla loro salute dovute all’uso costante di molte sostanze chimiche impiegate comunemente durante il normale svolgimento delle loro attività.
Le sostanze prese in esame hanno provocano forti irritazioni e, oggetto dello studio, la comparsa di asma negli individui adulti, anche in quei soggetti sani e che non avevano avuto alcun tipo di asma o bronchite asmatica durante l’infanzia.
Le sostanze peggiori tra tutte quelle esaminate sono state le sostanze spray: facilmente comprensibile il perché data la loro enorme diffusione ambientale, vengono così inalati in maniera continuativa e causano gravi danni respiratori.
Le conclusioni dello studio quindi sono che circa il 16% di casi di asma negli adulti presi in esame potrebbe essere dovuto alle attività professionali alle quali i soggetti vengono esposti.
Molte sono le sostanze chimiche vietate dal ministero per l’ambiente e molte altre quelle appartenenti al regolamento REACH facilmente consultabili anche on line, regolamento volto a “promuovere la sostituzione delle sostanze chimiche che destano maggiori preoccupazioni e favorire l’innovazione nell’industria chimica europea“.
Se però decidiamo di fare le pulizie di primavera affidiamoci a sostanze naturali come acido citrico, bicarbonato, aceto, limone, acqua calda, vapore, un bel panno in microfibra e il sempre buon vecchio olio di gomito e …la salute e l’ambiente ringrazieranno!
Se invece per lavoro siamo contatto con sostanze chimiche cerchiamo di adottare protezioni e precauzioni e se possibile aerare bene gli ambienti.
Kia – Carmela Giambrone
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