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Creato il 05 luglio 2010 da Greg Petrelli
Il mondo non reggerà ancora molto a lungo il peso della razza umana. Nel giorno della crisi Brancher, nella settimana del bavaglio, nel mese dello schifo Rai-mondiali e dello schifo mondiale dell'italia, mi dedicherò a tutt'altro. Gli esseri umani infestano il pianeta come un cancro e lo affollano, e lo divorano in tutte le sue parti. Senza sosta, senza controllo. Ansiosi di divorare di più e ancora di più. Il mondo è la quint'essenza dell'essere umano: senza Gaia non esisteremmo; è una parte di noi e noi la stiamo fagocitando, come quei grossi stomaci che non siamo altro. Quando non ci sarà più nulla da consumare inizieremo a divorare noi stessi: un grosso stomaco autofagocitante .Su questo pianetucolo siamo 6 miliardi di "persone". Esseri umani per la verità: mammiferi e bipedi onnivori, niente di più. In molti già ora muoiono di fame, eppure continuiamo a spingere sul futuro e a figliare generazioni di stronzi senza speranze, senza controllo, senza educazione, senza salute, senza un pianeta che li possa accogliere, accudire e coccolare come una madre. La nostra società, o presunta tale, a prescindere dai modelli cui si ispira, è contraddistinta in larga parte per una predilezione spasmodica per il consumo: senza se e senza ma. Le risorse devono essere sprecate. Gli esseri umani sono una risorsa, e in molti già li sprecano. Il collasso è vicino, quello che è successo pochi mesi fa in Louisiana è solo un tremendo inizio, ma più passa il tempo più ho la sensazione che sia difficile salvarci dai cataclismi, dall'invivibilità, dal sovraffollamento, dalla desertificazione, dalle malattie e da noi stessi. Negli ultimi centocinquant'anni  l'uomo ha sostenuto uno sviluppo materiale diffondendone i frutti ad ogni livello, mentre per quanto riguarda lo sviluppo socio-culturale, che molto farebbe per la convivenza, si è preferito lasciarlo in disparte. Così abbiamo gente ignorante, che ignora le condizioni in cui versa oggi il pianeta. Il popolo è bue, ha bisogno di essere ancora guidato, perchè da solo finisce per farsi del male. Ma ora noi che siamo il popolo chiediamo benzina e i petrolieri ce ne danno a tutti i costi; chiediamo auto e computer più potenti, chiediamo vestiti firmati, oggetti di dubbia utilità e continuiamo a sprecare.Quello che soprattutto innesca le crisi è la sovrappopolazione. Forse nemmeno una guerra con eccidi di massa potrebbe salvare il pianeta, e per quanto brutale e inumana mi possa sembrare come soluzione la adotterei per istinto di sopravvivenza, sapendo che se anche dovessi morire la razza umana non morirebbe con me. Ma una guerra oggi distruggerebbe sicuramente quanto di bello e sano la natura e l'Uomo ci hanno lasciato. Quindi non posso che sperare nella conquista dello spazio

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