Un carico d’oro del valore che si aggira attorno ai 500 mila euro è sparito nel nulla ed è stato sostituito da pesi da palestra. Il prezioso carico era partito a bordo di un furgone dalla Chimet di Badia al Pino (Arezzo), un’azienda specializzata nel recupero di metalli preziosi da scarti di lavorazione; poi ha fatti scalo a Valenza, dove le scatole contenenti i preziosi sono state prese in consegna da un’altra agenzia di portavalori incaricata di trasportare il carico all’aeroporto di Malpensa. Infine l’arrivo a Bruxelles e la beffa: al posto dell’oro gli addetti belgi hanno trovato solo pesi da palestra.
Sul furto stanno attualmente indagando i carabinieri di Alessandria, Arezzo eMalpensa insieme all’Interpol. Secondo le prime ricostruzioni lo scambio potrebbe essere stato fatto durante la sosta a Valenza, dove l’oro sarebbe stato sostituito con l’ausilio di terzi.
Sono 10 i chilogrammi d’oro massiccio spariti, equivalenti- come detto- a circa mezzo milione di euro e per tutto il personale coinvolto nella vicenda resta un mistero come possa essersi verificato un fatto simile. Nulla di anomalo è stato segnalato durante le fasi di carico e trasporto, nè vi sono segni di effrazione.
Gli inquirenti dovranno accertare se il fusto contente le scatole dell’oro sia stato sostituito del tutto con un altro praticamente identico o se molto abilmente i sigilli, sia del fusto che del veicolo, siano stati tolti e poi rimessi dopo la sostituzione del contenuto.
Il carico era coperto da assicurazione e tutti i passaggi, dal carico alla consegna, sono stati ripresi dalle telecamere e per gli investigatori che visionato i filmati delle agenzie di trasporto tutto è avvenuto regolarmente. Compreso il cambio di corriere a Valenza.