Sotto a chi gli tocca adesso…Avanti al prossimo!..

 

Il Conte Duca …del Manzoni.

Don Gaspar de Guzmán y Pimentel, III° Conte di Olivares e I° Duca di Sanlúcar La Mayor.

 L’uomo più potente sulla terra nel XVII secolo.Politico,e Primo Ministro di Re Felipe IV di Spagna. Velázquez. 1624/28

  

  Giuseppe Mazzini

« Ebbi a lottare con il più grande dei soldati, Napoleone. Giunsi a mettere d’accordo tra loro imperatori, re e papi. Nessuno mi dette maggiori fastidi di un brigante italiano: magro, pallido, cencioso, ma eloquente come la tempesta, ardente come un apostolo, astuto come un ladro, disinvolto come un commediante, infaticabile come un innamorato, il quale ha nome: Giuseppe Mazzini. » (Klemens von Metternich, Memorie, Ed. Bonacci, 1991)

Don Gonzalo si è incazzato con suo cugino.Dice che questi l’ha paragonato a Giuseppe Mazzini il quale dovendo sovente cambiare di residenza all’estero non si ricordava più come fossero fatti gli Italiani.

Tutto solo,Mazzini rifletteva sul da farsi,e trovava seguaci,ma quando si arrivava al punto di dare corso ai suoi proclami e scendere in  piazza per fare la rivoluzione..bene..ALT ferma tutto.. prima di entrare nel vivo vi faccio un’introduzione con questa Parabola di Gesù.

A me infatti non mi và di entrare nella loro diatriba..perchè alla fine..le suonerebbero poi anche a me come succede quasi sempre, quando vuoi dividere due che si azzuffano per strada.

« Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all’unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone.

Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia.

Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena». »

 (Luca14,16-24)

Non dico affatto che  la risposta di coloro che recepirono il messaggio mazziniano fosse uguale a quella degli invitati,dico che anche Garibaldi il quale aderì, dovette far fagotto in fretta e recarsi in Sud America per salvarsi le penne dalle conseguenze ricavatene,e quasi..quasi.. tornando a casa..era già di nuovo un espatriato ..infatti Nizza..la cedettero ai francesi.

Volevo solo, giustamente o meno, puntualizzare che la gente vuole benessere, pace e concordia e non gliene importa un baffo degli intellettuali,e se volete aggiungere che anche nei Mille c’erano più studiati quasi,o borghesi, che non campagnini,la storia ve la dice lunga su quanto tutte le premesse di unità e di collaborazione tra Stati  proclamate dai politici, interessino ai cittadini.

Se c’è da prendere siam tutti fratelli…se c’è da lasciarne giù…ci guardiamo in cagnesco l’un con l’altro.

Boh!

Viva le donne e il calcio!

PS: Il pensiero di Giuseppe Mazzini è più che mai attuale oggi, e non solo per un’Europa diversa, ma anche per un mondo diverso rivolto più verso il cielo che non l’inferno.

Non è nostro mestiere fare gli storici,ma secondo la nostra opinione almeno una visita alla biografia ed al suo pensiero su Wikipedia non sono tempo perso.

http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Mazzini