Niente mi ha mai tediato così a fondo nella vita quanto avere vent’anni.
Sabato e visto che sono segregata a studiare come la pazza in soffitta di Jane Eyre e non posso andare a spulciare il mercatino dell’usato dell’ibs come ogni fine settimana, mi consolo presentandovi un romanzo la cui copertina, ad opera dell’artista grafica Roberta Cavalleri, è qualcosa di sensazionale e la cui autrice, oltre ad essere una mia concittadina espatriata, è di una gentilezza unica. Per cui, bando alle ciance, eccovi il suo nuovo romanzo!
Sotto i riflettori è l’angolino riservato agli autori che vogliono un po’ di pubblicità sul blog, per presentarvi il loro romanzo e darvi qualche informazione su se stessi e i loro lavori.
Gli anni Novanta e i vecchi bar, sale oscure, le nostre facce sbattute. Avevo un brutto maglione sformato comprato al mercato puzzava di pioggia e stivali da motociclista con cui affrontavo scalciando i caustici corridoi della vita. I colori non erano mai saturi, la gente non era mai vivida. Gli anni Novanta erano pieni di luci al neon e lampadine agonizzanti, e affumicati – c’era un sacco di fumo, ovunque andassi. A volte, non si vedeva niente.
Titolo: Nichi arriva col buio
Autrice: Sara Zelda Mazzini
Editore: self
Pagine: 288
Anno: 2015
A dieci anni dalla morte del suo ex fidanzato una donna ne racconta la storia alla sorella adolescente di lui, che non ha avuto il tempo di conoscerlo davvero. Greta ha quattordici anni quando conosce Nicola in occasione di una vacanza al mare, i due si incontrano ogni estate nella medesima località di villeggiatura portandosi appresso nuovi bagagli di vita reale: Greta ha i genitori separati e presto arriva anche una sorellina, la stessa cosa accade in seguito a Nicola; due esistenze speculari a trecento chilometri di distanza unite da un filo fragilissimo di fiducia e speranza. La storia di Greta e Nicola è contrastata di volta in volta da personaggi gelosi, orgogliosi, insicuri e disperati, ma soprattutto da loro stessi. Tra concorsi di bellezza e quiz televisivi la vicenda è l’occasione per ricostruire un decennio di storia italiana dal punto di vista di una generazione, a favore di chi quella generazione non l’ha mai vissuta.
L’isola, i nostri cumuli sabbiosi di ricordi ormai lontani; noi due sull’isola, gli stessi antichi odori – oleandro, ginepro, biancospino. Ricreavamo col pensiero il tempo ormai smarrito dell’infanzia mentre calpestavamo con le suole delle scarpe i mucchi di alghe come dune, ogni anno sempre più incombenti, e ci sentivamo privi di speranza, poiché ciò che volevamo dal futuro era riavere indietro ciò che avevamo avuto nel nostro comune passato. E forse il motivo di tanti silenzi sotto le grandi volute di stelle oleose era che entrambi sentivamo che il nostro amore non era mai esistito, lo avevamo improvvisato come un gioco per distrarci mentre ancora crescevamo, e una volta cresciuti lo avevamo utilizzato come l’unico pretesto per ritrovare un legame con ciò che si era perso. Qualsiasi cosa fosse, impossibile negarlo: noi due insieme eravamo ormai l’unica traccia sopravvissuta a quel tempo scomparso.
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Sull’autrice
Nata il 24 luglio 1980 nel Chianti fiorentino, Sara Mazzini vive a Monaco di Baviera. Il suo nome d’arte è un omaggio a Zelda Fitzgerald, scrittrice, pittrice e ballerina, nonché moglie del celebre scrittore Francis Scott Fitzgerald. Il suo principale campo di indagine sono le cosiddette controculture — o underground — delle quali individua il motore primario nella Beat Generation americana e le più interessanti derive nella musica punk hardcore e metalcore. Tra il 2002 e il 2003 ha collaborato con il settimanale Metropoli e attualmente cura il blog A Room With A Review. Con Narcissus Self Publishing ha pubblicato la raccolta di racconti brevi Cronache Dalla Fine Del Mondo (2013) e il romanzo I Dissidenti (2014).
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