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Sotto i tre carati non e’ vero amore

Creato il 21 novembre 2011 da Fiorefleurette

sotto i 3 carati non è vero amoreLa frase mette già allegria.  Se pensiamo che è l’ultimo libro scritto da Paola Jacobbi “penna” divertente e sagace di Vanity Fair, allora abbiamo un’idea per il regalo di Natale alle care amiche di chiacchiere e aperitivi.

«Sotto i tre carati non è vero amore. Storie di gioielli, i migliori amici delle donne»:  i gioielli sono una passione per uomini e donne. Piccoli tesori in miniatura, sono accessori di stile che completano il nostro look, armi di seduzione, custodi di storie passate e passione. Tutti i preziosi, dai bracciali agli orecchini alle spille, fino al sogno più romantico, il solitario.

Alzi la mano chi non ama un gioiello!!! Qualcuna che ha avuto questo coraggio? Allora sono d’accordo con  la stilista Diane von Furstenberg quando sostiene che le donne che dicono di non amare i gioielli è perché non li ricevono in regalo o perché non possono comprarseli.

Io invece li amo. Specialmente gli orecchini e gli anelli grandi da portare da soli su una mano molto curata. Li preferisco d’epoca e con una gemma colorata che sa di antico.

Tra poco è Natale: avete già scritto la vostra letterina?

PS: Mariti, fidanzati, amanti, corteggiatori….. questo libro è soprattutto per VOI

Sinossi (da Amazon.it)

Liz Taylor e Richard Burton condividevano anche questa passione. Per Marilyn sono i migliori amici delle ragazze. Onassis li vedeva addosso alla Callas e li donava identici a Jackie. Coco Chanel ne disegnò di falsi che oggi valgono più dell’oro… Gli uomini li regalano per dimostrare il loro amore (e il loro conto in banca), per mettere a tacere le fidanzate petulanti o più semplicemente la coscienza dopo un tradimento. Le donne li accettano eccome!  Li comprano, li vogliono, li esibiscono, perché sanno che solo loro sono per sempre. Gioielli. Tesori in miniatura e silenziosi custodi di memorie, sono passioni femminili (ma non solo) e armi di seduzione dalla notte dei tempi, quando una spilla fermava con malizia il peplo, o il bracciale alla schiava valorizzava un polso ben tornito. Oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta e ogni pezzo, classico o di design, equo e solidale o ridondante di carati, racconta la personalità di chi lo indossa. Basta imparare quali modelli affinano l’ovale e slanciano il collo o come riscattare persino l’abito più banale, magari seguendo l’esempio della Santissima Trinità dell’Eleganza (Audrey, Grace e Jackie) e del loro sfavillante caveau. Attraverso storie, aneddoti, consigli di stile, Paola Jacobbi ci presenta una guida glamour e brillante, per conoscere le mille sfaccettature della passione più preziosa: dalla collana di Jean Schlumberger resa famosa da “Colazione da Tiffany” alla catenina Carrie in “Sex and the City”

 


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