LETTURE
ROMA K.O.
Mentre la città eterna si svuota e smette di puzzare della sua solita buona puzza. Eventualmente. Mentre te ne stai in ferie tra cielo e mare e puoi ragionare su qualsiasi possibile assenza di normalizzazione! Immagina di percorrere il raccordo/tutto contromano per esempio e leggiti “Roma K.O.” di Duka & Marco Philopat edito da Ahenzia X.
IL DESERTO DEI TARTARI
“Il deserto dei tartari”, Dino Buzzati (1940) è un grande classico che consiglio a tutti. Il tema principale della storia è la “fuga del tempo” che contraddistingue tutto il romanzo mentre assistiamo inermi al lento svanire della vita del protagonista, sgranocchiata via dall’apatia e dall’abitudine mentre aspetta che si palesino i tartari del titolo. Buzzati scrisse questo romanzo come esorcismo ai suoi sentimenti claustrofobici verso un lavoro ripetitivo e alienante; infatti il tema trattato è ancora precisamente, dolorosamente moderna.
MELANCOLIA DELLA RESISTENZA
“Quello che vi chiedo è di seguirmi in uno spazio sconfinato, dove regnano l’eternità, la quiete, la pace e il vuoto infinito”.
Il capolavoro assoluto dello scrittore ungherese László Krasznahorkai: Melancolia della resistenza è un viaggio senza sconti, ne’ redenzione nel cuore di un piccolo villaggio ungherese. Un cammino bellissimo e straziante attraverso un’ apocalisse fisica e morale. “Un’anatomia della desolazione nella sua forma più spaventosa e un commovente manuale per resistere a quella desolazione”. Susan Sontag
TU, IN AGGUATO SOTTO LE PALPEBRE
Tu, in agguato sotto le palpebre di Sebastiano Grasso edito ES. La poetica di Sebastiano è di carne in carne, attraversa gli organi.
Possiede il verbo che si tramuta in tocco, crea velluti e ti viene solo voglia di mordere attraverso, per sapere cosa contiene questa pelle delle parole, degna compagnia sotto il sole caldo.
LE POESIE
Friedrich Nietzsche, “Le poesie”. Raccolta di opere poetiche del più che noto filosofo tedesco, ideatore – fra le altre cose – del concetto di superuomo. La raccolta è a cura di Anna Maria Carpi e mette in luce l’aspetto poetico di Nietzsche. Le poesie sono catalogate in base ai testi da cui sono tratte, e sono accompagnate a fronte dalla versione originale tedesca. “Lui sparò a caso una parola, vuota, | solo per spasso – e v’inciampò una donna.” (da La Gaia Scienza).
VISIONI
ENTER – THE VOID
Enter – The Void (2009) è un film meraviglioso, unico, folle, psichedelico, trascendentale, e chi più ne ha più ne metta. Attingendo al libro tibetano dei morti, citato nella prima parte del film, la storia si snoda seguendo il punto di vista del personaggio principale (non specifico troppo per non rovinarvi la trama); la fotografia è un viaggio in un altro mondo e la storia ti spinge quasi a restarci, in quest’altro mondo. Me lo sono goduto dall’inizio alla fine e lo consiglio a tutti, ma non mi dilungo per non rivelarvi troppo della trama. Posso solo consigliarvi di prendervi due ore di pausa e di godervelo tutto.
ASCOLTI
La scorsa settimana vi abbiamo consigliato due album degli Opeth, questa settimana abbiamo scelto un gruppo che fa post rock, God Is An astronaut… trio strumentale irlandese, le loro canzoni iniziano spesso con introduzioni lente e dense di atmosfere intense, a tratti malinconiche, per sfociare infine in ritmi incalzanti come esplosioni di rabbia.Consigliamo due album, anche se loro meritano un ascolto intenso e totale: All Is Violent, All Is Bright e The End of the Beginning.