Una notte da 30-40 cm di neve con bufera. Nel mio piccolo giardino una strage: l’abete bianco di 4 metri adagiato come “la Concordia” su un maestoso olivo centenario che allevato per l’ombra ha molti rami spezzati e lessi.
Un troncone della felicità alto con 2 rami fino a 4 metri, tagliato di netto e riverso per terra. Per non parlare dell’albero di limone per il 2 anno consecutivo con foglie ormai cotte dal freddo.
Pertanto pensiamo alla provvista?
Sotto la neve pane, sopra la neve fame … è un antico proverbio contadino che torna utile di questi tempi!!
Probabilmente, la neve irrigherà il terreno e a giugno avremo un bel raccolto di grano, ma al momento, date le circostanze climatiche, è quasi impossibile far fronte a dispense stracolme di cibo e leccornie. Allora, che ne dite di mettere in forno un impasto ben lievitato e farci una bella pagnotta? E, magari, per i più fortunati, riforniti, di “frigo”, riempirla con ghiotto companatico?
Badate non è cafoneria, ma una variante delle.. baguette!?!?
“Il Pane Cafone di Napoli”
Un pane partenopeo a 360°, autentico, semplice, buonissimo, rustico, a lunga conservazione, conosciuto in tutto il mondo ad onore e merito dei nostri emigranti che lo hanno diffuso e panificato.
La derivazione “Cafone” caratterizza la Napoli popolare,rionale dei Quartieri Spagnoli, nel periodo Borbonico, dalla Napoli dei salotti bene, della lingua e della diplomazia francese.
Forza Napoli, direi!! Ecco la video ricetta!