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Soul bathroom

Da Cannibal Kid
Soul bathroomSoul Kitchen(Germania 2009)Regia: Fatih AkinCast: Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Anna Bederke, Pheline Roggan, Birol UnelGenere: commedia culinariaLinks: imdb, mymoviesSe ti piace guarda anche: Kebab for breakfast (serie tv), La sposa turca, Un bacio romantico – My blueberry nights
Ci sono film di cui senti tutti parlarne bene, ma proprio tutti e allora lo guardi predisponendoti per una buona visione e poi invece… Tralasciando i molti che (forse abbagliati dalla luce del 3D nonostante gli occhialini) hanno considerato Avatar un capolavoro, ultimamente è una cosa che mi era successa con il sopravvalutato Il concerto e ora ancor di più con questo Soul Kitchen.I difetti? Regista modesta, attori mooolto modesti, storia riassumibile in tre parole: idiota gestisce ristorante. Per fortuna allora che c’è la musica, musica onnipresente lungo tutta la durata del film. Bene bene. Io adoro i film ripieni di musica. Sarebbe quindi un’ottima cosa, ma anche la colonna sonora non ha picchi particolari e anzi alterna un funk generico e piuttosto fiacco con un soul sbandierato nel titolo che si rivela però ben poco “soul”.
Soul bathroomPer essere una commedia poi non è che mi abbia fatto ridere molto. Anzi, diciamo pure niente. Gli unici momenti divertenti dei 90 minuti noiosi quasi quanto una partita qualsiasi della nazionale italiana (tranne l’ultima sospesa con la Serbia) sono regalati dai personaggi che insultano il protagonista, un tizio che quando va bene sembra una versione sfigata di Julian Casablancas degli Strokes. E quando va male somiglia a Mauro Marin, il vincitore dell’ultimo Grande Fratello. E ho detto tutto!Le scene in cucina poi mi hanno fatto venir tutto fuorché fame. Nouvelle cuisine? Mavadaviailcù! Se volete vedere una sequenza che ben rappresenta tutto il piacere anche erotico del cibo, rivolgetevi piuttosto a quella di Tilda Swinton che assaggia un piatto del cuoco-sua futura fiamma in Io sono l’amore.
Soul Kitchen? Sarà, ma a me sembra piuttosto che in questo film privo della benché minima profondità la "soul" l’abbiano dimenticata nel cesso.(voto 4)

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