Magazine Cinema
Dopo un consenso popolare davvero inaspettato e che, nel suo piccolo, mi ha davvero commosso, sono pronto a far partire anche la rubrica a tema animato, ovvero delle recensioni sulle serie animate che ho visto o che sto visionando. Un modo per far valere il recensioni che da il titolo a questo insulso blog, avvalendosi proprio a 360 gradi di quelle che sono le mie passioni, restando ugualmente ancorato per la maggior parte delle volte al cinema, ma riuscendo a parlare anche d'altro. E quindi sì, casomai non si fosse ancora capito, io alla mia età guardo ancora i cartoni animati. E me ne vanto pure, perché oltre a dei film d'animazione veramente belli, è possibile godere anche di alcune serie animate davvero meritevoli. Peccato che quella che mi metto a recensire oggi non sia proprio il non plus ultra dell'animazione nipponica, bensì un anime senza infamia né lode che però, se visto per quello che è, qualche piccola soddisfazione al riesce comunque a dare.
La Shibusen è una scuola dove si insegna ai ragazzi che prendono parte alle lezioni a estirpare le anime dei demoni che minacciano la pace del mondo. Quando però la strega Medusa risveglierà il kishin Ashura, un piccolo grande trio di allievi, insieme alle loro armi, dovrà fare di tutto per impedire l'avvento dell'Apocalisse.Il mondo degli shonen - ovvero quel tipo di storie per ragazzi, fondate su una logica del combattimento e dell'amicizia virile, tipo Dragon Ball e Naruto - ormai hanno smesso di dirmi molto. Certo, mi sono letto i fondamentali, come i due esempi citati (anche se il piccolo ninja ha cominciato a scassare da n bel po' di numeri) ma, è proprio il caso di dirlo, dopo un poco sembra che il genere abbia smesso di avere qualcosa da dire. Eppure non mancano quelle volte che, su opere sulle quali non avevo nessuna aspettativa, riescano a stupirmi nel loro piccolo. Soul Eater è una di queste, anche se a conti fatti sembrano essere maggiori i difetti che i pregi. E tutto si esplica nei primi tre episodi a sfondo comico, dove vengono introdotte le metodologie di questo mondo e ci vengono presentati i personaggi... tutte cose che finiscono per cozzare sonoramente con i toni cupi e la trama che cerca di essere troppo articolata che seguiranno, dando l'impressione che questa sia una serie abbastanza discontinua. O meglio, dà l'impressione di una serie che non sa bene cosa essere. Si cambia tono in maniera troppo frequente, mentre a livello visivo offre delle trovate davvero degne di nota, reinventando quanto già detto nel manga di Atsushi Ohkubo. La trama offre un accumulo di eventi e piani machiavellici davvero degni di nota, peccato che se ci si mette a pensare bene a quanto si è visto non tutti i nodi vengono al pettine e, soprattutto verso la fine, alcune cose avvengono senza un motivo giustificato, solo perché la storia deve proseguire in quella maniera e così s'ha da fare. Una cosa che mi ha dato abbastanza fastidio, anche se tutto sommato non si scende mai sotto la sufficienza la saga ha un ritmo sostenuto per tutti i suoi cinquantuno episodi e le animazioni sono davvero ben fatte. Davvero, quest'ultimo particolare tecnico non è da prendere sottogamba, perché proprio la bellezza di certe animazioni rende possibile a certe sequenze di divenire davvero suggestive e memorabili, mentre i combattimenti sono tutti perfettamente orchestrati e non si risolvono mai in maniera fin troppo banale, risultando sia pregevoli alla vista che altamente testosteronici. Anche se in più di un momento il pensiero su quanto cazzo debba essere costata una serie simile mi ha davvero impressionato. Vero fiore all'occhiello però sono i personaggi, tutti rientranti nei classici cliché shonen (la ragazza secchiona ma tosta, il fighetto esaltato tutto muscoli e poco cervello, l'ombroso di turno che le mazza a tutti, il capo schizzato, il cattivi redento e via dicendo) ma dotati di un personale ed empatico carisma che, senza far gridare al miracolo, farà tifare per loro - anche se i cattivi hanno un design davvero notevolissimo! Il tutto quindi rischia addirittura di diventare troppo, specie per una serie che non avrebbe meritato magari neanche troppe attenzioni e che si infarcisce di una strana e non necessari voglia di ampliare un mondo troppo assurdo e troppo poco caratterizzato per risultare credibile. Ed è la (necessaria) serietà che si sente alle volte che rende questo prodotto per ragazzini un qualcosa che forse era meglio prendere a piccole dosi, ed è la sua appartenenza a un target troppo fanciullesco a far andare sprecate alcune trovate che forse in un altro contesto, magari in un prodotto per adulti, sarebbe potuto essere più efficace e memorabile.Tutto sommato però alla fine questo anime diverte e intrattiene a dovere, non diventando mai troppo stupido ed strappando anche qualche risata. Riserve a mille, ma comunque promosso. Voto: ★★½
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