Souseiji (Gemini)

piuttosto particolare questo film ambientato nel Giappone del 1910 e tratto da un romanzo del giallista Edogawa Ranpo, autore capostipite del genere in Giappone nonchè ammiratore sviscerato di Edgar Allan Poe, dal quale ha ricavato il proprio nome d'arte. il brillante medico Daitokuji Yukio, ex-eroe di guerra, conduce una tranquilla esistenza al fianco della moglie Rin e dei genitori. Rin ha perso la memoria e non si sa quale sia la sua famiglia di origine, tanto che Yukio ha faticato a farla accettare; con la morte del padre prima e della madre poi, l'equilibrio sembra spezzarsi. Yukio viene aggredito da un uomo identico a lui che lo getta in fondo a un pozzo e prende il suo posto, divertendosi a schernirlo e a sbandierare il fatto che fa con sua moglie ciò che vuole. chi è l'uomo e perchè si comporta così? e Rin soffre davvero di amnesia? personaggi e scene quasi ieratiche si alternano a momenti di pura follia; strana anche la scelta del trucco degli attori, che cancella le sopracciglia rendendo i loro volti simili a maschere. un film che colpisce, che a tratti disturba, attraversato da una vena quasi surreale. può piacere o no, di sicuro non lascia indifferenti. il regista è Tsukamoto Shinya del quale non mi era ancora capitato di vedere nulla, mentre il volto del protagonista mi è ben noto perchè è quello di Motoki Masahiro (il Daigo di Okuribito); Rin è interpretata da Ryo che si è vista anche in Kyashan/Casshern e Sapuri; Motai Masako (la vecchia cameriera Shige) è apparsa invece in One pound gospel, e nei film Soredemo boku wa yattanai e Beck; infine in un breve cameo ecco l'inconfondibile Takenata Naoto.