Magazine Cultura
SONGS FROM THE BARN
Non si è fermato agli standard del suo incandescente rock/soul degli inizi, Southside Johnny, il fratellino povero di Bruce che in diversi momenti ha saputo cambiare le carte in tavola offrendo dischi diversi da quelli che li avevano preceduti, alcuni incerti, altri perfettamente riusciti come il rockatissimo Better Days del 1991, il bluesato Messin' With The Blues del 2000 ed il più classico Going To Jukesville dell'anno seguente. Succede ancora ed in maniera ancora più netta oggi, visto che per questo Songs From The Barn il nostro piccolo eroe del Jersey Shore fa a meno degli amati Asbury Jukes e si presenta con un nuovo combo, i Poor Fools ovvero Jeff Kazee alle tastiere, Tommy Byrnes alle chitarre, John Conte basso e contrabbasso, Neal Pawley chitarre, tuba e trombone, Francis Valentino batteria e i due invitati Soozie Tyrell violino e mandolino e Andy York dobro. Una formazione allargata per un suono affatto ridondante e potente, molto diverso da quello ferocemente rock del precedente Pills and Dummo, piuttosto un sound a metà tra acustico ed elettrico finalizzato a sottolineare sottigliezze di blues, soul, country e musica messicana di cui il disco è zeppo. C'è qualcosa che ricorda Messin' with the Blues ma in questo nuovo non è solo il blues ad esserne coinvolto perché basta guardare le cover del disco, Down Home Girl/Something You Got di Leiber/Stoller e Chris Kenner, Just Like Tom Thomb's Blues di Bob Dylan, I Can Tell di Bo Diddley e Old Kentucky Home di Randy Newman, per accorgersi che qui il campo è più ampio e la miglior fotografia della musica che viene fuori da Songs From The Barn la dà proprio il titolo e la copertina del disco con quei riferimenti rurali.
E' un bel disco Songs From The Barn anche senza il caldo soffio r&b dei dischi classici di Southside Johnny, qui in primis c'è la voce di Southside Johnny mai così roca e bluesata, a tratti perfino waitsiana ed in qualche ballata dal sapore on the border, Mexicali Waltz ad esempio ma anche Beneath Still Waters , sintonizzata su quello stile pachuco e sullo charme reso popolare da Willy DeVille. Mexicali Waltz sembra uscito dal repertorio del gitano quando bazzicava New Orleans e i mariachi e non è l'unico rimando a quelle atmosfere perché Gone Underground batte la strada della ballata romantica e spezza cuori, segnata dalla chitarra acustica, dal pianoforte e dall'armonica (lo stesso John Lyon), così come Down Home Girl cucita con la scoppiettante Something You Got porta in scena quel soul che prima di DeVille è appartenuto agli Stones degli esordi e Blood From A Stone, firmato come altri brani dalla coppia Kazee/Lyon, si addentra con leggerezza da campioni, tra fisarmoniche e piccole distorsioni, nelle notti del border.
Southside Johnny è a suo agio in questo nuovo decor elettroacustico e sottilmente rurale, la sua ugola arsa dall'alcol raegala una versione stralunata e quasi irriconoscibile di Just Like Tom Thumb's Blues col piano di Jeff Kazee a ricamare una splendida cornice per il suono da club creata dal contrabbasso e dall'armonica mentre I Can Tell ritorna agli albori del rock n'roll, quando bastava una linea di basso, un rullante ed una chitarrina per eccitare una platea. Winter in Yellowknife è invece tanto triste quanto commovente, una dimenticanza del Sabato Notte di Tom Waits e Old Kentucky Home chiude il disco con una pennellata di country e bourbon d'annata, lasciando a Soozie Tyrell e Andy York il ruolo di prim' attori.
Lontano dai fumi del suo urbano e torrido soul/rock, Southside Johnny sa riscaldare coi un manipolo di poveri pazzi il cuore di quanti ancora traggono beneficio da un pugno di ballate polverose, sghembi waltzer sotto la luna e ritmi pescati in vecchi e dimenticati vinili di country-soul. Terapeutico in questi giorni di fredda primavera.
MAURO ZAMBELLINI
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Festival au Desert 2015 – Presenze d’Africa
Festival au desert – Firenze 2015 Giovedì 2 e venerdì 3 luglio 2015, alle 19, torna alle Murate il Festival che collega Firenze a Timbuktu attraverso la... Leggere il seguito
Da Wfirenze
CULTURA, EVENTI, VIAGGI -
Avere vent’anni: RAMONES – Adios Amigos
I Ramones sono uno dei gruppi fondamentali della storia del rock non solo per la bazzecola di aver inventato il punk e aver scritto canzoni divenute immortali... Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
46 anni fa usciva Easy Rider, di Wazza
Usciva il 26 giugno 1969 Easy Rider, film cult per la nostra generazione di "Sessanteeneger", girato on the road; costato pochissimo, fu il primo film ad... Leggere il seguito
Da Athos56
MUSICA -
Viaggio nelle viscere della terra – Le musiche dal mondo di Ariel Kalma
Approcciarsi alla musica dell’artista francese, di stanza in Australia da tempo, è operazione che richiede con tutta probabilità un trascorso di un certo tipo,... Leggere il seguito
Da The New Noise
MUSICA -
Lontano da te di Jennifer L. Armentrout [Serie Wicked #1]
Lontano da teSerie Wickeddi Jennifer L. Armentrout Titolo: Lontano da te Autore: Jennifer L. Armentrout (Traduttore: Cristina Ingiardi) Serie: Serie Wicked #1... Leggere il seguito
Da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
The Vampire Diaries - Recensione stagione 6
Non ci siamo ancora ripresi dal finale dolce-amaro di The Vampire Diaries. Possiamo dire però che di sicuro niente sarà più come prima. Leggere il seguito
Da Mikdarko
CULTURA