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Sp500: ogni riferimento non è casuale rel 1.1

Da Brigitrader @brigitrader
Sp500: ogni riferimento non è casuale rel 1.1

Sp500 tf 60

11/7/2013 Sp500: ogni riferimento non è casuale: “Ogni riferimento non è casuale, come quasi mai i prezzi si muovono in modo causale. E sino ad ora c’è poco da dire: il rialzo in corso da 1560 fa il paio con una continuità sbalorditiva con l’ultimo impulso dell’indice Sp500 che in una ventina di sedute portò i prezzi da 1536 a 1687“.

La curiosità, una volta strabbuzzati gli occhi per la precisione con cui le due strutture orarie si sovrappongono, non è solo e semplicemente – passatemi l’espressione volutamente provocatoria – di constatare se il finale sarà il medesimo.

Perchè nell’impulso rialzista terminato a maggio si possono applicare due massimi:

uno geometrico, che affidiamo a Mandelbrot, a 1687,18

uno ortodosso, affidato dunque ai pattern delle Onde di Elliott, che avremmo individuato qualche punto sotto a 1661 o a 1672 in cui il massimo a 1687 fa parte di una sottostruttura irregular (x**) correttiva successiva (Possiamo dirlo: quel massimo irregolare che anche tanti analisti elliottiani d’oltreoceano non hanno colto, grazie al metodo PureOnde ci ha fatto da subito storcere il naso davanti all’ipotesi di una inversione primaria. Quando si dice i particolari…)

Sp500: ogni riferimento non è casuale rel 1.1

Ftsemib tf 60

Per cui: Mandelbrot o Elliott? Comunque vada sarà un successo!

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Le indicazioni di analisi tecnica possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento. Chi segue questi consigli lo fa cosciente di tutti i rischi e se ne assume la totale responsabilità.

 

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